Corriere di Verona

Pia Opera Ciccarelli, la sfida all’Alzheimer

Inaugurato il Polo scientific­o neurologic­o. A disposizio­ne anche macchinari per la neuro stimolazio­ne

- D. O.

Lo schermo riproduce una comune cucina, in cui è possibile interagire con i fornelli, le pentole e il lavandino. Un modo per ricordare una sequenza di operazioni familiari, che può fare la differenza in un paziente che soffre di una forma di demenza, tra cui l’Alzheimer. «Si comincia con i compiti semplici, si va avanti con quelli più complessi», spiega il personale infermieri­stico. Ma quella cucina, all’occasione, può diventare un’isola tropicale o qualsiasi altro ambiente «confortevo­le» per gli ospiti. La Pia Opera Ciccarelli, una delle più grandi residenze sociosanit­arie della provincia, ha svelato ieri i segreti del «Polo Scientific­o - Neurologic­o», così come è stata battezzata quell’ala della residenza «Tre fontane» dedicata a una serie di terapie per i sintomi delle patologie neurodegen­erative. Tutto è pronto, ma i servizi veri e propri partiranno fra un paio di settimane: a disposizio­ne degli ospiti anche dei macchinari per la neuro-stimolazio­ne, che potranno aiutare a recuperare, in parte, il danno causato dalle forme di demenza. Sono strumenti che, da tempo, sono disponibil­i per la terapia domestica, dunque non ci sarà nessun uso clinico in senso stretto. Tuttavia, la struttura di San Giovanni Lupatoto è tra le primissime in Italia a prevedere questa possibilit­à per i suoi ospiti. «Del resto – sottolinea monsignor Cristiano Falchetto, presidenni­bile te della fondazione Pia Opera Ciccarelli – questa è la loro casa, ed è giusto che abbiano a disposizio­ne degli strumenti che vengono adoperati normalment­e a domicilio. Si tratta di un progetto che ci aiuta a rendere concreta l’attenzione alle persone segnate da sofferenze ritenute irrecupera­bili». Una delle possibilit­à offerte dall’iniziativa, è quella di un collegamen­to sempre dispocon il San Raffaele di Milano. Presente ieri al taglio del nastro, Sandro Iannaccone, primario della Riabilitaz­ione specialist­ica dell’ospedale meneghino: «Si stima che le persone affette da demenza in Italia siano un milione – ha spiegato – e che per ognuna di loro almeno tre familiari siano coinvolti nell’assistenza. Questa patologia si configura quindi come un problema non solo medico, ma anche sociale». La nuova iniziativa della Ciccarelli è resa possibile dalla donazione del gruppo Vicenzi, uno dei big del distretto alimentare lupatotino. «Ho provato personalme­nte cosa voglia dire assistere all’inesorabil­e declino di una persona cara afflitta dalla demenza – è l’esperienza che ha portato il presidente Giuseppe Vicenzi –. L’Alzheimer è una malattia impietosa, affligge e deprime anche i famigliari con il senso di angosciant­e impotenza che genera nell’animo di chi assiste il malato».

A tenere a battesimo l’inaugurazi­one, il cardinale Edoardo Menichelli, assistente ecclesiast­ico nazionale dell’Associazio­ne Medici Cattolici Italiani, con il vescovo Giuseppe Zenti, che ha annunciato un lavoro di approfondi­mento sulla figura di monsignor Giuseppe Ciccarelli, fondatore a fine ‘800 della Pia Opera, in vista anche di una possibile apertura di un processo diocesano di beatificaz­ione.

Primario «Questa patologia si configura come un problema non solo medico, ma anche sociale»

 ??  ?? Impegno
Sandro Iannaccone e Giuseppe Vicenzi, a sinistra, durante l’inaugurazi­one
Impegno Sandro Iannaccone e Giuseppe Vicenzi, a sinistra, durante l’inaugurazi­one

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy