Sportello contro l’usura, 1.800 contatti. «Uscirne è possibile»
A volte è colpa del gioco d’azzardo. Ma altre volte basta una spesa imprevista, un negozio da sistemare, un magazzino da rifornire: in banca si fatica a trovar credito, e allora spunta «un amico» che dice di voler dare una mano. E poi, magari, si scopre che «l’amico» chiede interessi iperbolici, che inchiodano l’incauto ad una vita piena di guai.
È il dramma dell’usura, diffuso anche a Verona, e contro il quale è attivo un apposito ufficio, guidato da anni con caparbia e lucidità da Damiano d’Angelo, che fu tra i collaboratori del procuratore Guido Papalia e che oggi si batte quotidianamente contro questa piaga.Ieri è stato presentato il bilancio dell’attività per il 2019, con cifre che parlano da sole: oltre 1.800 i contatti che l’ufficio ha avuto tra visite al sito internet e partecipazione ad incontri pubblici. Sono 63, invece, i soggetti che si sono recati personalmente allo sportello di palazzo Barbieri o lo hanno contattato per raccontare la propria storia ed avere informazioni su come uscire dal giogo degli usurai. Il Comune mette a disposizione l’apposito sportello, al secondo piano di palazzo Barbieri, e il numero di telefono 045.8077088: una linea diretta, che non passa dal centralino, e che garantisce la massima riservatezza a chi chiama.
L’ufficio fornisce un punto di ascolto e di indirizzo, in più collabora con le forze di polizia e con l’autorità giudiziaria allo scopo di denunciare eventuali responsabili di reato.
«L’impegno del nostro sportello è costante – ha detto l’assessore al Bilancio Francesca Toffali – e si traduce in incontri formativi nelle scuole e con le associazioni di categoria. A questo si aggiunge il contatto diretto con i cittadini che chiedono informazioni e sostegno. Siamo probabilmente l’unico Comune d’Italia – ha aggiunto l’assessore - a fornire questo tipo di servizio e il fatto che sia importante e apprezzato, lo dimostrano i numeri: i contatti, sia diretti che indiretti, non diminuiscono, anzi sono in continuo aumento».
«Il messaggio importante da diffondere – ha detto D’Angelo – è che dall’usura si può uscire e che si può riacquistare la tranquillità per sé e per la propria famiglia. Lo Stato riconosce chi cade nelle mani degli usurai come vittima e mette a sua disposizione sia prestiti a tasso zero che elargizioni e perciò – ha concluso invito le persone in difficoltà a contattare l’Ufficio per conoscere quali sono gli strumenti a sua disposizione, ricordando che si possono chiedere informazioni con la massima tutela della privacy: e all’Ufficio Antiusura abbiamo i mezzi per aiutare chi è in difficoltà».