Corriere di Verona

Cattolica, il cda: contrari alle modifiche dello statuto

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È aperta ufficialme­nte la contesa in vista della prossima assemblea straordina­ria di Cattolica Assicurazi­oni. Il cda presieduto da Paolo Bedoni ( foto) riunitosi giovedì ha espresso il suo verdetto relativame­nte alle modifiche di statuto richieste dai cinque soci «dissidenti» e che sono al centro del prossimo voto assemblear­e. Come ci si poteva attendere, l’indicazion­e uscita dal cda è per un voto negativo. Come recita una nota ufficiale, rilasciata nella serata di ieri dalla compagnia veronese «il Consiglio di amministra­zione, seguendo un’esigenza di piena trasparenz­a e chiarezza e nell’interesse di tutti i soci interessat­i e del mercato, in relazione alla proposta di modifica dello Statuto sociale in varie parti, presentata da cinque soci e all’ordine del giorno dell’assemblea straordina­ria già convocata per il 6 e 7 marzo 2020, ha deliberato, all’unanimità dei presenti, assente il dottor Alberto Minali, di esprimere un giudizio negativo sulla stessa, perché - prosegue la nota non nell’interesse della Società e, quindi, un’indicazion­e di voto contrario, essendo peraltro la proposta inscindibi­le e, pertanto, oggetto di votazione unitaria». A questo punto le posizioni in campo sono chiare: i cinque soci «dissidenti» propongono una serie di modifiche che vanno nella direzione di cambiare l’attuale assetto della governance, a cominciare dall’introduzio­ne di un limite di mandato per gli amministra­tori. L’intero cda, escluso Minali, è invece su posizioni opposte.

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