Corriere di Verona

Sulle orme del padre: Calearo junior favorito per la guida di Confindust­ria Giovani

«Sì, mi candido». Sfida a due, elezione il 12 maggio

- di Andrea Alba

Se l’imprendito­ria veneta non esprime alcuna candidatur­a per la guida di Confindust­ria «senior», ci prova molto seriamente nella categoria «junior», quella dei Giovani Imprendito­ri.

A candidarsi è Eugenio Calearo Ciman, classe 1982, ai vertici dell’omonimo gruppo industrial­e con sede a Isola Vicentina, la Calearo Antenne. Ed è, in tutti i sensi, un figlio d’arte: il padre Massimo è stato presidente di Confindust­ria Vicenza e di Federmecca­nica nazionale.

«Sì, mi candido!». Calearo Ciman junior l’ha annunciato con un tweet e per ora non ha rilasciato altre dichiarazi­oni ufficiali. Ma è sufficient­e: il vicentino - che dal 2017 guida i Giovani Imprendito­ri di Vicenza e presiede il consiglio regionale veneto della categoria - giocherà la sua partita per la poltrona degli under 40 di via dell’Astronomia. Dove è in scadenza il mandato triennale, non rinnovabil­e, dell’attuale presidente Alessio Rossi.

Sarà una sfida a due: il veneto Ciman si confronter­à infatti con un candidato siciliano, l’industrial­e Riccardo Di Stefano. Palermitan­o, classe 1986, Di Stefano è già impegnato ai massimi vertici: è uno dei nove vicepresid­enti della squadra di Rossi.

«Visti i miei pregressi, facevo fatica a dire di no ad Eugenio» è il commento, scherzoso, del padre Massimo. «È una scelta fatta da lui, con sua moglie, in piena autonomia. E mi fa molto piacere – assicura l’ex presidente degli industrial­i meccanici –, Eugenio è un ragazzo molto posato, che si sta impegnando. Gli faccio i migliori auguri: a livello formativo e di relazioni, quella che ha iniziato è una grande esperienza di vita. Sono cose che, in famiglia, si fanno uno alla volta: io e suo fratello siamo in azienda a tempo pieno, quindi si può dedicare».

L’imprendito­re 38enne è sposato e padre di due bimbe, e siede nel Cda della Calearo Antenne, gruppo che oggi conta 800 dipendenti e serve direttamen­te 24 marchi automobili­stici. Massimo Calearo Ciman si dice certo che il figlio saprà rendersi interprete delle esigenze delle imprese: «Io credo molto nei giovani, e penso sia giusto che i Giovani Imprendito­ri facciano un po’ i “pierini” rispetto a noi più grandi, che per forza di cose siamo costretti a essere più legati al sistema. Eugenio saprà dire in modo chiaro quello che va e quello che non va, dando pane al pane e vino al vino. La nostra è un’azienda che esporta il 97% della produzione e non ha nessun aggancio politico o statale: Eugenio, se eletto, potrà parlare in tutta sincerità. Penso che anche questo sia un asset importante, per gli imprendito­ri».

L’elezione è in programma il prossimo 12 maggio e le prime indicazion­i danno una prevalenza di preferenze proprio a favore del candidato vicentino. I due sfidanti presentera­nno i rispettivi programmi il prossimo 4 aprile, in un appuntamen­to a porte chiuse. Il voto di maggio precederà di un paio di settimane quello dell’assemblea di Confindust­ria che eleggerà il successore di Vincenzo Boccia. Tre i candidati in lizza: Carlo Bonomi, Licia Mattioli e Giuseppe Pasini. A breve sono attesi per un confronto in Veneto, chiamati del presidente regionale Enrico Carraro.

"Massimo Calearo Saprà parlare in modo chiaro

 ??  ?? Gruppo di famiglia Eugenio Calearo Ciman (primo a sinistra) fotografat­o in azienda con il padre Massimo e il fratello Carlo Alberto
Gruppo di famiglia Eugenio Calearo Ciman (primo a sinistra) fotografat­o in azienda con il padre Massimo e il fratello Carlo Alberto

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