A Verona chiusi due giorni anche nidi e materne
Lo stop, fino a mercoledì, era già previsto nelle altre scuole per Carnevale
L’università resta chiusa, per tutta la settimana, e con essa le biblioteche collegate. Le scuole almeno fino a mercoledì, come del resto era già previsto dal calendario scolastico regionale, per le vacanze di Carnevale. Ma, in seguito al comitato per la sicurezza che si è riunito in Prefettura, il sindaco Federico Sboarina ha annunciato che saranno chiuse per tre giorni (da domani a mercoledì) anche le scuole dell’infanzia e gli asili nido, e questo non era previsto. «Così facendo — spiega — allineeremo tutto il mondo dell’istruzione, dai bambini fino al mondo universitario. Decideremo in base all’evolversi della situazione se adottare ulteriori provvedimenti. È un principio di precauzione e di prevenzione. Ci stiamo preparando se il problema dovesse allargarsi, sperando di non averne bisogno: stiamo facendo tanto, ma siamo pronti».
Il provvedimento potrebbe venire «copiato» anche dagli altri sindaci veronese. La decisione è attesa in mattinata, quando si riuniranno i sindaci della Conferenza dell’Usl Scaligera, presieduta da Flavio Pasini, primo cittadino di Nogara. Certo, per il momento il provvedimento è solo «simbolico», in quanto sfrutta una pausa già prevista (e anche molte materne si sarebbero fermate in ogni caso almeno nella giornata di domani). Ma potrebbe anche essere il prodromo di ulteriori misure, a seconda delle notizie che arriveranno sul fronte del Coronavirus.
Tutte le Università del Veneto resteranno chiuse per l’emergenza Coronavirus. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, precisando di essersi consultato con i rettori dei vari atenei della regione: «Abbiamo deciso di tenerle chiuse dalla prossima settimana» ha detto. Dal Bo di Padova a Verona, da Cà Foscari allo Iuav nel Veneziano, dunque, da domani e fino al 29 febbraio non ci saranno lezioni. Ancora da definire, almeno a Verona, se la chiusura dell’università riguarderà solo le lezioni e gli esami (sospesi) o anche l’attività d’ufficio. L’Esu scaligera ha comunicato che da oggi tutte le mense e le aule studio saranno chiuse « fino a diverso avviso».
Durante il «comitato di sicurezza» di ieri sera in versione allargata (presenti, oltre al sindaco Sboarina al prefetto Donato Cafagnai e ai vertici delle forze dell’ordine, anche i direttori generali di Usl, Pietro Girardi, dell’azienda ospedaliera, Francesco Cobello e il rettore Pier Francesco Nocini), si è discusso anche delle eventuali misure precauzionali da prendere: al momento non c’è uno stop generalizzato
alle manifestazioni (oggi quelle carnevalesche sono confermate in gran parte della provincia, mentre gli scout rinunceranno alla «Giornata del pensiero», prevista a Dolcè), anche se la Regione annullerà le sue attività istituzionali (domani
salterà un convegno).
«Non c’è nessun focolaio attivo in provincia — la conferma del prefetto — stiamo pianificando un rischio che ancora non c’è e stiamo verificando la disponibilità di posti letto aggiuntivi per essere pronti nell’ipotesi, che speriamo non si verifichi mai, di una diffusione del contagio». Oggi si terrà una seconda riunione, con i sindaci dei comuni della provincia, a palazzo Barbieri: attesi ulteriori provvedimenti.