Corriere di Verona

Parcheggio filobus, primo stop dal Tar

Verona Est, accolto il ricorso contro l’esproprio. Tutto rinviato di due settimane

- L.A.

Ancora un allungamen­to dei tempi sul percorso (già accidentat­o) del futuro filobus. Il Tar del Veneto ha infatti accolto la richiesta della società «La Cercola» contro l’immediato esproprio dei terreni su cui s’intende realizzare il parcheggio-capolinea di Verona est, in attesa di una nuova udienza che, il prossimo 12 marzo, prenderà una decisione definitiva. Su quell’area i proprietar­i puntavano in passato ad insediare un nuovo centro commercial­e.

Ancora un allungamen­to dei tempi sul percorso (già accidentat­o) del futuro filobus. Il Tar del Veneto ha infatti accolto la richiesta della società «La Cercola» contro l’immediato esproprio dei terreni su cui s’intende realizzare il parcheggio-capolinea di Verona est, in attesa di una nuova udienza che, il prossimo 12 marzo, prenderà una decisione definitiva.

Ricordiamo che su quell’area, tra San Michele Extra e il casello di Verona Est, i proprietar­i puntavano in passato ad insediare un nuovo centro commercial­e. La giunta Tosi aveva dato parere favorevole, la giunta Sboarina aveva invece detto un secco «no», e la

L’area

Si trova tra San Michele Extra e il casello di Verona Est battaglia legale in corso è probabilme­nte figlia anche di quelle vicende.

In quella zona, adesso, dovrebbe appunto essere realizzato un parcheggio-capolinea del filobus. Il magistrato stesso spiega peraltro che «l’immissione nel possesso e l’inizio delle operazioni di acquisizio­ne» di quei terreni «saranno in ipotesi agevolment­e reversibil­i in esecuzione di un eventuale esito favorevole della prossima camera di consiglio utile, il 12.3.2020». Traduzione: fino a quella data non accadrà nulla di definitivo, ragion per cui vale la pena di stare fermi e aspettare la sentenza definitiva, tra un paio di settimane.

I parcheggi scambiator­i del filobus sono previsti sull’area della Cercola a Verona Est e nella zona di Cà di Cozzi a Verona Ovest. Entrambi sono previsti a raso, con un’ampiezza di circa 23 mila metri quadri ciascuno per un costo complessiv­o di 6,5 milioni di euro e una capienza di 303 posti auto a Verona Est e di 512 posti a Verona Ovest. Michele Bertucco (Sinistra in Comune) sottolinea da parte sua di aver «già osservato come i 24 mesi preventiva­ti per realizzare gli scambiator­i non fossero assolutame­nte realistici in quanto entrambe le aree sono di proprietà privata e si dovrà procedere agli espropri. Alla Cercola – aggiunge - tra ricorsi, espropri, varianti urbanistic­he e valutazion­e di impatto ambientale, si andrà ben oltre i termini previsti, ed il decreto del Tar conferma i nostri dubbi e certifica ancora una volta il pressapoch­ismo di Amt e della giunta».

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