Corriere di Verona

Grave 67enne di Mira, contagio misterioso negativi i primi test su familiari e amici

Ma a Dolo avrebbe contagiato tre persone

-

Era stato ricoverato una dozzina di giorni fa all’ospedale di Schiavonia. Si pensava a una grave forma influenzal­e ma poi le condizioni sono peggiorate, fino al decesso, l’altra notte.

Ha, invece, 67 anni il paziente della Riviera del Brenta.

Si tratta di un pensionato nato nel 1953 e residente a Oriago, frazione più popolosa del Comune di Mira.

E’ risultato positivo al coronaviru­s quando già era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Dolo, e dopo esser stato ricoverato nel reparto di Geriatria nel vicino ospedale di Mirano. 10.814 abitanti, è risultato positivo al tampone del Coronaviru­s quando era già in Terapia intensiva nell’ospedale di Dolo (dove molto probabilme­nte ha contagiato una cardiologa, un infermiere e un’operatrice sanitaria). e dopo essere stato ricoverato nel reparto di Geriatria nel vicino nosocomio Mirano. «Abbiamo seguito nel dettaglio il protocollo di gestione e all’aggravarsi della situazione il paziente è stato trasferito», sottolinea il primario del Pronto soccorso di Mirano, Biagio Epifani. L’anziano si è presentato in ospedale dopo qualche giorno di febbre alta e al Pronto soccorso i sanitari ne hanno deciso il ricovero: il 67enne sarebbe affetto anche da altre patologie («pregresse», precisa il medico) che hanno appunto spinto i medici per la degenza. Come sia stato contagiato, ad oggi, non risultereb­be chiaro. Nell’anamnesi ospedalier­a non sarebbero emersi elementi tali da collegare il paziente con il contagio da coronaviru­s, com’è stato invece in Lombardia. La situazione che i due ospedali si sono trovati ad affrontare è dunque pressoché identica a quella dall’ospedale di Schiavonia: un anziano ammalato, febbricita­nte e sofferente anche di altre patologie.

«Non c’erano caratteris­tiche particolar­i - prosegue il primario di Mirano - nè sono stati testimonia­ti contatti a rischio». Ora, sono in corso, tutte le verifiche del caso, indagini che dovrebbero fare emergere come si sia infettato e, possibilme­nte, da chi abbia contratto il virus per procedere con tutte le azioni del caso, per mettere la popolazion­e in sicurezza. Nella giornata di ieri, sono stati effettuati i tamponi a nove familiari del paziente e a un centinaio di persone con cui entrato in contatto. Tutti sono stati visitati nelle proprie abitazioni ed è stato consigliat­o di restare a casa fino all’esito dei test. Sono state anche individuat­e e controllat­e le persone che si trovavano al Pronto soccorso di Mirano il giorno in cui è arrivato l’uomo. Stesso protocollo è stato messo in campo per il personale degli ospedali di Mirano e Dolo, dove ieri i parenti dei pazienti, per precauzion­e, non hanno potuto visitare i propri cari ricoverati.

 ??  ?? In pensione da un po’, nel tempo libero si dedicava alla passione per la pesca: lucci e pesci persico nelle acque del Bisatto, canale che attraversa anche Vo’ Vecchia.
Tutto chiuso
In pensione da un po’, nel tempo libero si dedicava alla passione per la pesca: lucci e pesci persico nelle acque del Bisatto, canale che attraversa anche Vo’ Vecchia. Tutto chiuso

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy