Corriere di Verona

Il virus stoppa il pallone Rinviata Hellas-Cagliari

Decisione del ministro Spadafora: stop alla serie A in Veneto e Lombardia

- Matteo Fontana

Il coronaviru­s ferma il calcio di Serie A in Veneto e in Lombardia. In tarda serata arriva lo stop: non si gioca neppure Verona-Cagliari. Un’ipotesi che si è fatta largo nel corso della giornata e che è poi stata confermata dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, anche se la decisione è del ministro Vincenzo Spadafora. Così si arresta, in attesa di sviluppi, la lunga ascesa dell’Hellas, che puntava a dare continuità al periodo d’oro che sta vivendo. A non perdere con i rossoblù, infatti, la squadra di Ivan Juric avrebbe preso ancora più il volo, come sottolinea­to, prima che la notizia del blocco del torneo arrivasse, il tecnico croato: «Se tengo particolar­mente a cogliere il decimo risultato utile di fila? Non bado ai primati, ma alle prestazion­i. Cerchiamo di farne una grande con il Cagliari». Il Verona vola, la salvezza si avvicina, gli occhi sono rivolti anche al sogno europeo, distante eppure tangibile, in questo momento. Sarà, quella di oggi, un’ulteriore prova di maturità per l’Hellas. Davanti ci doveva essere una squadra, il Cagliari, che dopo aver fatto faville per una larga fase del girone d’andata, si è spenta, con relativo ammosciame­nto di risultati e classifica. Era una sfida, quella del Bentegodi, cui il Verona si presentava con delle assenze pesanti. Senza Miguel Veloso, squalifica­to, out, oltre a Giampaolo Pazzini, Fabio Borini, rientrato dalla trasferta di Udine con un problema muscolare che rimane da assorbire. Non ci sarebbe stato, e per questo Juric avrebbe rivisitato l’attacco: «Chi giocherà? Ci dormo sopra e decido. Samuel Di Carmine ha recuperato e sta bene, però non so se possa avere i 90’, Eddie Salcedo è in ripresa, ma deve ritrovare la condizione. Vediamo». La sensazione era che Di Carmine potesse cominciare dal via, con Mariusz Stepinski a ruota. Salcedo non ha nelle gambe più di un breve spezzone di gara. Quanto alla sostituzio­ne di Veloso, era Matteo Pessina, al solito, il candidato in prima fila, sebbene Juric abbia glissato: «Può toccare a lui». Il guaio dell’ultima ora riguardava, piuttosto, Davide Faraoni, che nella partita con l’Udinese si è fatto male a una caviglia scontrando­si con Musso, portiere dei bianconeri. Concluso l’incontro della Dacia Arena, il dolore è rimasto e, di fatto, il laterale gialloblù, sempre in campo per tutti i 90’ di tutte le partite fin qui disputate dall’Hellas, va verso il forfait e, al più, sembrava potesse sedersi in panchina. Per il resto, scelte rodate, con Silvestri tra i pali, difesa a tra con Rrahmani, Gunter e Kumbulla, mentre a centrocamp­o, detto di Pessina nel ruolo di vice Veloso, ci sarebbero state la corsa e la potenza atletica di Sofyan Amrabat. Sulla trequarti, Verre in coppia con Zaccagni. L’ipotesi di proporre dall’inizio Valentin Eysseric era molto sfumata. Questo pareva essere il copione, dopo sono arrivate le novità della notte. E così di Hellas-Cagliari si tornerà a parlare a data da destinarsi.

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Qui a destra Mattia Zaccagni, in azione contro il Genoa, era tra i più attesi nella gara rinviata con il Cagliari. In alto, l’allenatore del Verona Ivan Juric
Verona Qui a destra Mattia Zaccagni, in azione contro il Genoa, era tra i più attesi nella gara rinviata con il Cagliari. In alto, l’allenatore del Verona Ivan Juric

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