A Treviso cresce un altro cluster, primo caso a Padova città Zaia ordina altre 200 assunzioni a tempo indeterminato per l’emergenza
test ogni 3 giorni per due settimane. Lo stesso vorremmo fare con i medici di famiglia, ma aspettiamo il via libera dal ministero».
Tutti i sanitari a contatto con il pubblico devono indossare la mascherina. «Noi controlliamo anche i visitatori — rivela il professor Paolo Simioni, presidente dell’Ordine di Padova — facciamo loro un triage per capire se accusino sintomi sospetti o siano stati nelle zone infette. E ne passa solo uno per degente». Quanto ai Pronto Soccorso, l’emergenza ha abbattuto gli accessi totali del Veneto da 4300 a 2200 al giorno. «Per evitare che il sistema vada in sofferenza, abbiamo assunto altri 215 tra infermieri, Oss e assistenti sanitari — dice il governatore Luca Zaia — sono a tempo indeterminato, resteranno anche dopo l’emergenza. E poi stiamo allestendo 56 tende riscaldate e attrezzate davanti a 26 ospedali, come sfogo per fronteggiare un eventuale boom di contagi».
E i medici di famiglia? «Differiscono tutto ciò che è possibile — spiega Francesco Noce, presidente regionale dell’Ordine — e fanno visite su appuntamento. Al telefono effettuano una prima valutazione e in caso di sintomi sospetti dispongono o la visita domiciliare o la chiamata al Suem: il paziente non va in studio». «Nelle sale d’attesa abbiamo tolto sedie proprio per evitare assembramenti — aggiunge Michele Valente, presidente dell’Ordine di Vicenza — passano due persone per volta: una in ambulatorio e l’altra in sala d’attesa. Il resto aspetta all’esterno». Ricette e certificati per i lavoratori in quarantena (ieri l’ok da parte del ministero della Salute) vengono mandati on line. Le prime alla farmacia di riferimento, i secondi all’interessato. Risultato: boom di telefonate, fino a 80 al giorno per medico, studi vuoti, rischio contagio abbattuto.
Ieri infine è stato dimesso dall’ospedale di Padova il secondo paziente, dopo la 47enne di Vo’. E’ un residente di Saccolongo (cluster di Vo’), ora in isolamento a casa.