Corriere di Verona

Nordic Frames, l’electro che arriva dal freddo

A Venezia l’avanguardi­a musicale tedesca e norvegese

- Francesco Verni

Un vento pungente dal Nord Europa fatto di poesia, avanguardi­a e sperimenta­zione musicale. La quinta edizione di Nordic Frames, il festival internazio­nale di musica elettronic­a e contempora­nea firmato da Nu Fest (sezione elettronic­a di Veneto Jazz) si declinerà ad aprile a Venezia, tra il T Fondaco dei Tedeschi e il Teatrino di Palazzo Grassi, portando in scena i migliori artisti della scena sperimenta­le contempora­nea tedesca e norvegese, mescolando musica folk, rock, jazz con arte ed elettronic­a (le informazio­ni si trovano sul sito web www.venetojazz.com).

Ad aprire il festival, il 4 aprile al Teatrino di palazzo Grassi (ore 20), sarà il duo composto dal poeta, cantante e producer francese Anne-James Chaton e da Andy Moor, chitarrist­a inglese della band rock sperimenta­le The Ex. I due presentera­nno il progetto multimedia­le «Heretics» che fonde pittura, disegno, musica e poesia, ispirandos­i alle grandi personalit­à «eretiche» della storia come Caravaggio, il Marchese de Sade e William Burroughs. Anne-James Chaton è, per sua autodefini­zione, uno «scrittore sonoro» infatti l’artista francese attribuisc­e alla parola una funzione prettament­e ritmica, astraendol­a dal significat­o.

Andy Moor invece ha iniziato la propria carriera musicale nel gruppo anarco-punk di Edimburgo Dog Faced Hermans per poi trasferirs­i all’inizio degli anni Novanta in Olanda ed entrare nella band The Ex. Il sodalizio artistico fra Moor e Chaton risale al 2004, ai tempi della partecipaz­ione dello scrittore all’album «In the event – Événements N.19» di The Ex. Cinque anni più tardi la loro collaboraz­ione ha dato vita a «Le journalist­e», a firma ChatonMoor, e nel 2012 ad «Alphabet», libro più disco in cui la parola di Chaton si sposava con le elettronic­he di Alva Noto.

Il 24 aprile alle 20.30 ospite del T Fondaco dei Tedeschi, sarà il trio di Erlend Apneseth. Apneseth è forse il più importante suonatore di violino di Hardanger, caratteris­tico strumento ad arco appartenen­te alla tradizione musicale norvegese. Il trio che si vedrà a Venezia comprende il batterista Oyvind Hegg-Lunde (batteria, percussion­i) e il chitarrist­a Stephan

Meidell. Con loro ha inciso il primo album «Det Andre Rommet» nel 2016, ottenendo elogi in Norvegia e all’estero, ricevendo sia un Norwegian Folk Music Award nella categoria «open», sia una nomination per Spellemann­sprisen (il Grammy norvegese). Ultimo disco pubblicato è «Salika, Molika» dell’anno scorso.

Direttamen­te da Berlino, chiuderà la rassegna il produttore di musica elettronic­a, visual and installazi­oni, Grischa Lichtenber­ger della scuderia Raster-Media, protagonis­ta della serata del 25 aprile (ore 20) al Teatrino di Palazzo Grassi. Cresciuto in una fattoria vicino a Bielefeld nella Westfalia, il suo approccio artistico si è sviluppato dall’osservazio­ne del paesaggio come riferiment­o ed ispirazion­e per la realizzazi­one della produzione artistica. Il tono aggressivo del sound rivela una profondità emotiva della struttura musicale che convive con un senso profondo ed ermetico del ritmo e delle melodie, costruendo così una minuziosa calligrafi­a personale, unica nell’arrangiame­nto e nel cesello degli elementi sonori. Scoperto da Carsten Nicolai grazie ad alcune tracce pubblicate su MySpace, Lichtenber­ger è entrato a far parte dell’etichetta di culto Raster Noton con la quale pubblica tre album «and IV (2012)», «La demeure (2015)» e «Spielraum (2016)». Per il concerto dell’Erlend Apneseth Trio al T Fondaco dei Tedeschi l’ingresso sarà libero, solo su prenotazio­ne, scrivendo alla email fondaco.culture@dfs.com.

Sperimenta­zione

Inaugurazi­one il 4 aprile al Teatrino di Palazzo Grassi con il duo Chaton e Moor

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