Giocate fuori orario, tre sale slot multate
Controlli della polizia: sanzioni per 18mila euro in città, Castel d’Azzano e Legnago
Prosegue il giro di vite VERONA della polizia per combattere le sale slot irregolari con controlli a tappeto su tutto il territorio per far rispettare la legge regionale 38/2019 contro la ludopatia. Dopo il blitz della settimana scorsa nel Bingo Oplà di via Basso Acquar, multato per oltre 34 mila euro perché all’interno erano state trovate video lotterie telematiche e newslot accese negli orari di spegnimento previsti dalla normativa, oltre a un pos che veniva utilizzato dai clienti per prelevare denaro contante da rimettere subito nel gioco, la divisione di polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione diretta dal primo dirigente Antonio Bocelli ha multato altri tre esercizi pubblici: 32 gli apparecchi trovati in funzione in orario non consentito nelle diverse operazioni per una sanzione totale di oltre 18 mila euro.
Il giovedì successivo all’intervento in via Basso Acquar, gli agenti della Pasi sono entrati nella sala scommesse Sisal Matchpoint, al civico 79 di corso Venezia, durante una delle fasce orarie in cui la legge impone di tenere spenti gli apparecchi da gioco trovando, invece, 10 slot accese a disposizione dei clienti.
Perciò, hanno sanzionato con 5000 euro di multa il titolare delle licenze per la ricezione delle scommesse ippiche e sportive e per l’installazione e l’uso dei sistemi da gioco.
Il venerdì successivo, il blitz della polizia ha interessato la sala scommesse Eurobet e l’annessa sala Vtl, al civico 53 di via Mascagni a Castel d’Azzano, gestita da un cittadino cinese, titolare delle autorizzazioni per la ricezione delle scommesse e l’installazione e l’uso di video lottery. I poliziotti hanno trovato 13 apparecchi da gioco accesi multando il titolare per 8.564 euro. Giovedì, infine, gli agenti della Pasi hanno sottoposto a controllo amministrativo la Vlt Royal Games di piazza Don Cirillo Boscagin a Legnago appurando che, anche lì, 9 slot machine erano in funzione, in difformità con quanto imposto dalla normativa regionale 38/2019.
A differenza dei tre casi precedenti, qui è stato inoltre rilevato che la persona che gestiva le attività esercitate non era autorizzata. Per questi motivi è stata disposta una sanzione amministrativa di 4.500 euro.
A Verona Nella sala Sisal Matchpoint di corso Venezia dieci slot erano in funzione quando non si poteva