Corriere di Verona

Gli esercenti: riaprire la Ztl

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Il centro è semi-deserto, così la Corporazio­ne Esercenti del Centro Storico, oltre 500 realtà rappresent­ate, chiede «l’apertura totale della Ztl, 24 ore su 24, 7 giorni su 7».

(m.s.) Le VERONA fotografie, in un certo senso, sono estreme. Ma del resto, vista la situazione estrema di cui sono figlie, gli esercenti del centro storico le hanno scattate apposta: da via Mazzini a Corso Sant’Anastasia, dalla Casa di Giulietta a Piazza Erbe, il centro semi-deserto. Motivo per cui, nella lettera inviata al Comune e corredata da quelle immagini, la Corporazio­ne Esercenti del Centro Storico, oltre 500 realtà rappresent­ate, chiede «l’apertura totale della Ztl, 24 su 24 per sette giorni su sette, sino al perdurare dell’emergenza sanitaria». Perché, secondo l’associazio­ne, quello sarebbe «il modo migliore per supportare le parole con cui il sindaco, Federico Sboarina, di fronte all’emergenzac­oronavirus, ha invitato la cittadinan­za a mantenere la quotidiani­tà andando appunto a bere un caffè, leggere il giornale, fare acquisti». Certo, l’argomento è sul tavolo da tempo. Nell’ottica di chi gestisce attività commercial­i in centro, almeno la fascia oraria pomeridian­a della Ztl andrebbe «allungata, con uscita alle 19.30, se non alle 20, anziché alle 18». Alla base, la convinzion­e che gli orari attuali disincenti­vino l’idea di raggiunger­e il cuore di Verona. Il Coronaviru­s, in tutto ciò, «aggrava il problema», spiegano dalla Corporazio­ne. Parlano, gli esercenti, di «un danno ormai del 100 per 100: il centro è vuoto, non c’è commercio, una salumeria oggi (ieri, ndr) diceva di aver incassato in tutto 30 euro». Una situazione che «nel lungo termine non sarà sostenibil­e — così Tiziano Meglioranz­i e Giorgio Faccioni, presidente e vicepresid­ente della Corporazio­ne — e che porterà per forza di cose a una moria di attività». Da lì, la lettera inviata ieri a Sboarina e agli assessori Zavarise (Commercio), Zanotto (Traffico), Briani (Cultura) e Polato (Sicurezza) in cui s’invoca quell’«intervento straordina­rio sulla zona a traffico limitato».

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