Autista muore schiacciato dal muletto
L’incidente a Colognola. Nella sede vicentina dell’azienda un’ora di sciopero
Schiacciato da un muletto all’interno dell’azienda di automazione industriale, Mec Tronic, di Colognola ai Colli, nell’Est Veronese. E’ morto così, ieri, Stefano Percali, 50enne di Lonigo, in provincia di Vicenza, autista dipendente dell’azienda meccanica Salvagnini di Sarego, specializzata nella produzione di macchine per la lavorazione di lamiere. Lascia moglie e due figli, uno di 8 anni e uno di appena 7 mesi.
Schiacciato da un muletto all’interno dell’azienda di automazione industriale, Mec Tronic, di Colognola ai Colli, nell’Est Veronese. E’ morto così, ieri, Stefano Percali, 50enne di Lonigo, in provincia di Vicenza, autista dipendente dell’azienda meccanica Salvagnini di Sarego, specializzata nella produzione di macchine per la lavorazione di lamiere. Lascia moglie e due figli, uno di 8 anni e uno di appena 7 mesi.
Sulla dinamica dell’ennesimo, tragico incidente sul lavoro nel Veronese stanno indagando gli operatori dello Spisal, il servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Usl 9, intervenuti sul posto per effettuare i rilievi e raccogliere le testimonianze delle persone presenti al momento dell’investimento. Secondo una prima ricostruzione, Percali sarebbe giunto in via Colomba, nella zona industriale di Colognola ai Colli, intorno alle 9 per scaricare della merce. Nell’attesa, durante le operazioni, sarebbe in qualche modo rimasto schiacciato dal muletto ferendosi gravemente. A soccorrerlo è subito intervenuto il personale del Suem 118, con un’ambulanza e l’elicottero, che è atterrato nel campo di fronte alla ditta, a lato della strada regionale 11 che porta a San Bonifacio. Il personale sanitario ha provato a lungo a rianimare la vittima, ma per Percali, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. E così ne ha constatato il decesso. Alla Mec Tronic sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Colognola ai Colli per effettuare gli accertamenti, che verranno trasmessi alla procura per le indagini del caso. Grande appassionato di mountain bike e camminata, come raccontava attraverso le foto postate sulla propria pagina Facebook, Percali lascia moglie e due figli di cui uno nato da pochi mesi. Enorme il dolore e la commozione fra i colleghi di lavoro, a Vicenza: nella sede di Sarego ieri mattina i dipendenti assieme alla Fiom Cgil e alla Fim Cisl hanno indetto immediatamente un’ora di sciopero, e ulteriori iniziative potrebbero svolgersi nei prossimi giorni. «Purtroppo si tratta dell’ennesima morte che si verifica nel luogo di lavoro – evidenziano Morgan Prebianca (Fiom Vicenza) e Giovanni Ballan (Fim) -. Il Veneto è fra le regioni con il maggior numero di infortuni mortali, lo scorso anno sono stati 87». I sindacalisti evidenziano che più volte è stato richiesto al governatore veneto Luca Zaia affinché rafforzi gli Spisal delle Ulss: «I servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro sono quasi tutti sotto organico e, per questo motivo, in difficoltà nel realizzare un’opera efficace e diffusa di prevenzione sulla sicurezza e salute per i lavoratori».