Corriere di Verona

L’Hellas e i recuperi , tour de force in tre tappe

Oggi «timbro» sul nuovo calendario: previste tre partite in 12 giorni: il via sabato a Marassi per chiudere col Cagliari Setti: «Porte chiuse? La prima cosa è ovviamente la salute»

- Fontana

E si torna a giocare. Dopo due partite saltate per l’emergenza coronaviru­s, l’Hellas sarà di nuovo in campo. Affronterà la Sampdoria, sabato, con cui avrebbe dovuto misurarsi lunedì scorso, prima che la Lega rinviasse l’incontro, e lo farà a porte chiuse, allo stadio Ferraris: oggi è attesa la comunicazi­one ufficiale in merito.

E da qui in poi il calcio, e pure le altre manifestaz­ioni sportive, saranno senza pubblico: il decreto del governo Conte ha stabilito che si giocherà «chiusi» fino al 3 aprile. Unico modo, questo, per non interrompe­re del tutto il torneo, cosa che sarebbe avvenuta per la A se non fosse stato dato l’assenso a questa soluzione. Il governo, d’altro canto, era stato chiaro, lo stesso premier, Giuseppe Conte, aveva spiegato che le istituzion­i del pallone erano davanti a un bivio: fermare tutto oppure proseguire con gli spalti vuoti. Una via di mezzo non c’era, viste le indicazion­i del comitato tecnico scientific­o che è il consulente dell’esecutivo a fronte dell’epidemia in corso. Superate, quindi, le discordanz­e di questi giorni, con le resistenze polemiche dell’Inter — infine accantonat­e, con l’ad nerazzurro, Beppe Marotta, che ha spiegato che «lo strumento delle porte chiuse potrebbe essere l’unico per portare a termine il campionato») — i dubbi del

Napoli e la forte perplessit­à della Juventus. Invece si continua, o per molti, come nel caso del Verona, si riprende, considerat­o che l’ultima partita, i gialloblù, l’hanno giocata con l’Udinese in trasferta, era il 16 febbraio.

Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha anticipato il provvedime­nto uscendo da Palazzo Chigi, ieri pomeriggio: «Le attività proseguono ma nel rispetto della salute di tutti. Porte chiuse? Si va verso questo tipo di provvedime­nto». Intanto l’Hellas dovrà recuperare le partite non disputate. La prima sarà proprio quella con la Samp, poi resta da giocare la gara con il Cagliari, al Bentegodi. Il calendario della A è stato riscritto per intero, optando per lo slittament­o delle giornate. Ricostruen­do quello che dovrebbe essere il cammino del Verona di qui in poi, nelle prossime settimane, alla partita con la Samp farà seguito quella con il Napoli, in casa (venerdì 13, con inizio alle 18.45). Poi, ecco la sfida al Cagliari, il mercoledì successivo. Domenica, la trasferta di Reggio Emilia, per il confronto con il Sassuolo. Il contesto è questo, manca solo il timbro ufficiale che sarà apposto in queste ore. La squadra, nel frattempo, continua ad allenarsi, come d’altronde ha sempre fatto in questo periodo, visto che i rinvii delle partite col Cagliari e la Samp sono arrivati in extremis (il gruppo di Juric era già in albergo a Genova quando è stato reso noto lo stop). Si provano a recuperare i giocatori che sono rimasti fuori per infortunio, a cominciare da Fabio Borini e Giampaolo Pazzini, mentre sale la condizione di Eddie Salcedo.

Adesso, con la (quasi) certezza che si tornerà a giocare, il Verona prova a riprendere il filo con quanto ha fatto finora. «Questo è il campionato più bello tra quelli sotto la

Aprile

Fino a questa data, secondo quanto riportato nel decreto del governo, si giocherà a porte chiuse

mia gestione», ha detto ieri Maurizio Setti. Il presidente dell’Hellas ha parlato anche della vicenda del coronaviru­s, spiegando alcuni aspetti non certo secondari nella vita di un club. «Abbiamo studiato tutto quello che c’è da fare — ha sottolinea­to il numero uno gialloblù — per proteggere la salute dei nostri dipendenti e dei nostri giocatori. La priorità è sempre l’aspetto sanitario, chiarament­e, poi viene tutto il resto. Indubbiame­nte ci saranno dei danni economici, ma il conto lo faremo soltanto alla fine. Al momento dobbiamo sperare che tutta la situazione si risolva al più presto. Giocare le partite a porte chiuse? Quello che importa è che ci sia equità, e che i provvedime­nti assunti valgano per tutti».

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In trasferta Il Verona di Ivan Juric ripartirà in campionato sabato, a Genova, contro la Samp

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