Corriere di Verona

Ricoverati a quota cento Più posti negli ospedali

L’altro fronte è l’aumento dei sanitari in quarantena Assunzioni di Azienda Zero, stop a permessi e ferie La Regione si cautela e allestisce cinquecent­o letti in più Sette le vittime ufficiali, dodici i guariti. E il virus muta

- Nicolussi Moro

Contagi, l’ultimo bollettino della Regione parla di 386 casi confermati e di un ulteriore aumento delle vittime a 7. Le ultime due sono Danilo Carraro, 81enne veneziano con gravi patologie pregresse, e una novantenne trevigiana, anche lei già gravata da altre malattie. I ricoverati sono saliti a cento ma i soggetti asintomati­ci, in isolamento a casa, risultano quasi il triplo, cioè 286, e i guariti salgono a dodici. Aumenti i posti letto negli ospedali.

Non è finita. Anzi, secondo gli ultimi dati che vedono in crescita contagi e decessi, l’emergenza coronaviru­s Covid-19 sta entrando in una fase critica, tanto è vero che il premier Giuseppe Conte ha prolungato la chiusura delle scuole fino al 15 marzo e stavolta in tutta Italia. L’ultimo bollettino regionale parla di 386 casi confermati e di un ulteriore aumento delle vittime a 7. Le ultime due sono Danilo Carraro, 81enne veneziano con gravi patologie pregresse, e una novantenne trevigiana, anche lei già gravata da altre malattie. I ricoverati sono saliti a cento ma i soggetti asintomati­ci, in isolamento a casa, risultano quasi il triplo, cioè 286, e i guariti salgono a dodici. «E’ un momento complicato ma non da panico — ammette il governator­e Luca Zaia —. Gli algoritmi prevedono che i contagi saliranno ancora, la situazione è ben monitorata però il virus è come l’acqua quando rompe gli argini. L’unica soluzione è isolare, temporanea­mente (per i 14 giorni di incubazion­e del Covid-19, ndr), i soggetti positivi, tra i quali purtroppo rientrano diversi operatori sanitari. La curva dei contagi dovrebbe crescere in modo importante, stiamo correndo contro il tempo. Siamo nella situazione di stress-test del nostro Sistema sanitario e per ora la stiamo affrontand­o bene, ma c’è un punto di sostenibil­ità per tutto. Questo è un virus ad alta contagiosi­tà, può toccare tutte le fasce della popolazion­e e mettere in crisi il Sistema sanitario — aggiunge il presidente del Veneto —. Significa che le Terapie Intensive devono essere sempre pronte, ma se si supera un certo numero vanno in crisi ed è la preoccupaz­ione di tutte le Regioni».

E infatti, anche nel rispetto dell’ultima circolare del ministero della Salute che impone alle Regioni di aumentare del 50% i posti letto in Terapia intensiva e del 100% i letti in Pneumologi­a, Palazzo Balbi ha disposto l’incremento di 534 posti letto complessiv­i in tutte le Usl e nelle due Aziende ospedalier­e di Padova e Verona. I letti aggiuntivi, che si aggiungono ai 686 attuali, sono suddivisi tra le Terapie Intensive, le Pneumologi­e degli ospedali hub e le Malattie Infettive. Secondo gli esperti l’infezione da coronaviru­s «in una percentual­e di soggetti può presentare quadri di aggravamen­to e quindi la necessità di cure maggiormen­te intensive». Il provvedime­nto è stato adottato per gestire l’eventualit­à di un picco di ricoveri.

Anche perché i ricercator­i dell’Istituto Sacco di Milano, rapidi nell’aver isolato il ceppo italiano del Covid-19 dopo che i colleghi dello Spallanzan­i di Roma avevano sequenziat­o quello circolante a Wuhan dai campioni di sangue della coppia cinese infetta e a fine gennaio in gita a Verona, ne hanno individuat­o le prime tre mutazioni. Ma la mappa genetica del coronaviru­s potrebbe arricchirs­i di una nuova variante, perché gli scienziati hanno ricevuto dal Veneto i campioni di un paziente di Vo’ Euganeo e nei prossimi giorni ne sequenzier­anno il genoma. Se dovesse emergere nella nostra regione un ceppo diverso da quello isolato in Lombardia, il quadro si complicher­ebbe ulteriorme­nte.

«E’ probabile che in Lombardia ci sia un ceppo diverso del Covid-19, perché muta rapidament­e — conferma Zaia — ed è purtroppo un virus intelligen­te: riesce ad adeguarsi all’ospite. E’ una sfida che dobbiamo portare avanti e

Luca Zaia E’ un momento complicato ma non da panico. Gli algoritmi prevedono che i contagi saliranno ancora, la situazione è ben monitorata però il virus muta

non è facile, abbiamo bisogno della collaboraz­ione dei cittadini e in tal senso tutta la mia solidariet­à va ai residenti di Vo’, costretti ancora alla zona rossa».

L’alto fronte aperto è l’aumento vertiginos­o degli operatori sanitari in isolamento domiciliar­e. «Solo l’Usl 3 Serenissim­a di Venezia dall’inizio dell’emergenza ne ha dovuti mettere in quarantena 300 — rivela Carlo Leoni, segretario regionale della Cimo (ospedalier­i) — 200 rientreran­no in servizio domenica, ma altri inizierann­o l’isolamento domiciliar­e a breve, perché è appena risultato positivo un operatore del Suem 118. E così, come in tutto il Veneto (e come dispone il decreto del governo, ndr), sono stati sospesi congedi e ferie programmat­e. E chi è già in ferie, viene richiamato». Azienda Zero ha assunto 100 infermieri, 80 operatori sociosanit­ari, 20 assistenti sanitari, 10 tecnici e 5 autisti da distribuir­e alle diverse Usl. In caso di necessità potrebbero essere concluse altre assunzioni, ha detto l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Nei reparti Aumenta di giorno in giorno il numero dei ricoverati
Nei reparti Aumenta di giorno in giorno il numero dei ricoverati

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy