Hotel e musei scontati: mezzo Veneto in saldo
Code azzerate per visitare i monumenti, gli hotel a caccia di clienti per riempire le stanze vuote: in Veneto si moltiplicano offerte e promozioni
Musei gratis o con biglietti ridotti, file quasi azzerate per visitare i monumenti, hotel a prezzi stracciati. Mezzo Veneto in saldo per effetto del calo del turismo.
Musei gratis, apertitivi in omaggio, hotel a prezzi stracciati e perfino addio a quelle noiose code all’ingresso dei monumenti.
Il Veneto ai tempi del coronavirus è anche questo. Chi non ha alcuna intenzione di lasciarsi sopraffare dalla paura del contagio può concludere degli ottimi affari oltre che - naturalmente - dare il proprio contributo al rilancio delle imprese. D’altronde proprio ieri il governatore Luca Zaia ha detto di considerate l’intera regione una «zona rossa», perchè «comunque il danno diretto e indiretto l’economia lo subisce sempre, sia che abbia un cittadino malato sul suo territorio o che non ce l’abbia».
E allora, privati e istituzioni fanno quel che possono per invogliare i turisti. Si può quindi approfittare del calo dei visitatori per ammirare a
Venezia spogliata della solita calca. Molti hotel propongono le camere a prezzi stracciati, in alcuni casi perfino più che dimezzati. Un esempio? Al Canal Grande, hotel quattro stelle affacciato sul canale più famoso del mondo, bastano 85 euro a coppia per una camera Prestige, colazione e drink di benvenuto inclusi.
L’imprenditore Roberto Ruggia, che gestisce diversi alloggi turistici del gruppo Dreaming in centro a Verona e sul lago di Garda, ha annunciato invece che «il primo cliente che prenoterà potrà soggiornare gratis negli alloggi di cui disponiamo».
Anche in una Venezia spaventata dal virus, c’è tanto da fare. Oltre allo spritz gratis in piazza San Marco, buona parte dei luoghi-simbolo della città sono tornati accessibili al pubblico. In più - pur con gli ingressi contingentati - le tradizionali code sono quasi assenti sia a Palazzo Ducale che alle Gallerie dell’Accademia (e lo stesso accade alla Cappella degli Scrovegni di Padova).
Proprio i musei rischiano di patire i danni maggiori. «La paura svuota le sale», ha ammesso Marco Goldin, curatore della mostra «Il tempo di Giacometti da Chagall a Kandinsky», allestita in Gran Guardia a Verona. Per attrarre i visitatori, quindi, fioccano le offerte.
A Mestre, l’M9-Museo del ‘900 propone biglietti a prezzo ridotto «come segnale dell’importante ruolo che i luo
ghi deputati alla cultura rivestono per la collettività anche nei momenti di maggiore difficoltà» spiegano dalla direzione. Tariffe speciali anche alla mostra «L’egitto di Belzoni», al centro San Gaetano di Padova.
il Castello del Catajo di Battaglia Terme, - che aderisce al Consorzio Terme Colli Marketing - mette a disposizione sul sito web dei coupon che domenica, in occasione della festa delle donne. daranno diritto alle signore di accedere a prezzo scontato. «Anche Bassano del Grappa vuole fare la sua parte per dare un aiuto concreto al comparto del turismo che in queste settimane sta vivendo una situazione drammatica», assicura il sindaco Elena Pavan. «In giunta, abbiamo espresso la volontà di sospendere temporaneamente l’imposta di soggiorno e di aprire gratuitamente ai turisti i nostri musei, dal civico a quello della Ceramica di Palazzo Sturm».
È lo stesso piano annunciato da Treviso, con ingressi liberi (fino a domenica) alle mostre e ai musei civici Bailo e Santa Caterina. A Vicenza, dove gli alberghi hanno registrato disdette sul 95 per cento delle prenotazioni, oltre alla sospensione dell’imposta di soggiorno (fino a maggio) l’amministrazione annuncia un biglietto unico scontato riservato ai residenti del Veneto - per la visita della mostra in Basilica, del Teatro Olimpico e di Palazzo Chiericati. Costerà 15 euro anziché 31.
A tutto questo, si aggiungono le iniziative promosse, città per città, dai singoli esercizi o dalle associazioni di categoria. Come a Este, dove molti commercianti del centro preparano eventi e sconti fino al 70 per cento. «Ogni negozio riserverà ai clienti una piacevole sorpresa», spiega il presidente mandamentale di Confcommercio, Antonio Zaglia.
Regali e prezzi al ribasso: anche così si guarisce l’economia veneta «malata» di coronavirus.