La Spianà come una discarica, Amia pensa alle telecamere
Rifiuti e scarti edili abbandonati sulla Spianà. A denunciare la situazione, i residenti. Amia è al corrente e adesso pensa alle telecamere.
VERONA Rifiuti e scarti edili abbandonati sulla Spianà. Racchiusi in sacchi e lasciati lungo la strada, in particolare nella zona dopo il campo da softball di via Sogare. A denunciare la situazione, i residenti. Un grido d’allarme e di rabbia che non è rimasto inascoltato. «Ne siamo al corrente - dice il vicepresidente di Amia, Alberto Padovani -. Nei giorni scorsi, ho fatto una segnalazione in azienda mandando sul posto gli ispettori e gli operatori per raccogliere i rifiuti. Si tratta di una situazione reiterata».
Lo stesso problema, infatti, aveva colpito, in precedenza, Zai, Santa Lucia e San Massimo dove, finché non sono arrivate le telecamere di videosorveglianza, i furbetti andavano a gettare materiali per l’edilizia, tra cui mattoni, anche all’interno dei cassonetti.
«È probabile che, ora, il fenomeno si sia spostato - prosegue Padovani -. Una cattiva abitudine che crea problemi anche alla nostra azienda nelle operazioni di smaltimento, col rischio della rottura dei macchinari, oltre a gravare sui costi».
E, a proposito di una possibile installazione di una telecamera, aggiunge: «Stiamo valutando se e dove, poiché si tratta di un’area vasta che presenta diverse zone cieche. Al momento, proseguiamo con i controlli e cerchiamo di tenere pulito».
Sulla questione si è espresso il movimento civico Traguardi, attraverso il suo segretario e referente in terza circoscrizione, Giacomo Cona. «Purtroppo scene simili sono all’ordine del giorno in quella zona che, essendo poco frequentata, è facile bersaglio di incivili che lì scaricano rifiuti d’ogni tipo. Abbiamo segnalato il fatto alla polizia locale che ci ha riferito che riferirà all’Amia perché provveda a pulire, ma temiamo che questo non basti a evitare che il problema si ripresenti in futuro: servono controlli più frequenti ed un monitoraggio costante dell’area».
Cona chiede, inoltre, l’intervento del Comune. «È importante pensare ad una riqualificazione complessiva dell’area: una via Sogare più frequentata dagli abitanti dei quartieri è anche una via Sogare più sicura ed una risorsa che va restituita ai cittadini»
Cona Servono controlli più frequenti e un monitoraggio dell’area