Il Tar dà ragione al Comune, accelera il restyling della Casa di Giulietta
VERONA (l.a.) Il Comune la spunta VERONA davanti al Tar, e adesso potrebbe accelerare l’iter per la «rivoluzione» alla Casa di Giulietta. Da molti mesi sono in gara due progetti: quello della Mox Corporation (ingresso dalla palazzina Armani di via Cappello e uscita dall’attuale androne) e quello di Juliet’s Farm (utilizzo dell’androne attuale ma anche accesso dal Teatro Nuovo, in piazzetta Navona). Ad entrambi i concorrenti era stata chiesta, in dicembre, una più ampia documentazione. La Juliet’s Farm, guidata dall’ex direttore di Agsm, Giampietro Cigolini, aveva fatto ricorso al Tar, contestando il poco tempo concesso.Ma i giudici hanno giudicato il ricorso inammissibile, perché il termine era congruo («30 giorni – dice la sentenza - termine anzi inusuale rispetto alla prassi di assegnare 10 giorni per le integrazioni»). Secondo i giudici «il ricorso è comunque anche infondato perché non sono affatto state introdotte nuove pretese, ma è stato richiesto soltanto di documentare la disponibilità degli spazi sia nel Teatro Nuovo che nel Cortile» non essendo sufficienti «le mere dichiarazioni rese dalla gestione del teatro». E l’assessore Francesca Briani sottolinea che «per la seconda volta il Tar ha sancito la correttezza del gruppo di lavoro che sta operando per trovare la soluzione migliore».