Corriere di Verona

Ex popolari, proroga in vista per il Fir Torna l’ipotesi dell’acconto del 40%

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Ex popolari, sui rimborsi del Fondo indennizzo risparmiat­ori si fa largo la proroga-bis per le domande. Mentre dopo il flop del decreto Milleproro­ghe, si riaffaccia il tentativo di concedere un acconto del 40% sui ristori. A quaranta giorni dal termine ultimo di presentazi­one delle domande, il 18 aprile, le novità nella tormentata partita degli indennizzi per i soci azzerati delle banche finite in default sono giunte ieri. L’elemento che sta complicand­o il quadro sono i rallentame­nti indotti dall’emergenza coronaviru­s. Per cui si fa largo in parlamento l’idea di un’ulteriore proroga di un mese.

A confermare che un prolungame­nto sarà concesso è stato anche il sottosegre­tario al ministero dell’Economia, Alessio Villarosa. Che in un video ieri ha poi aggiunto come siano pronti emendament­i ai decreti economici sul virus che riproporra­nno la concession­e di un acconto del 40% sulle domande di indennizzo al Fir, anche senza attendere la fine dei controlli dell’Agenzia delle entrate sui redditi dichiarati. «Li ho presentati nella riunione con il ministro Gualtieri; mi pare ci sia la volontà del governo di andar avanti», ha detto

Villarosa.

Era stato proprio il sottosegre­tario a gettare acqua sul fuoco sul tema sollevato sabato dalle associazio­ni. Ovvero che le novità introdotte dalla legge di bilancio 2020 cambiavano i criteri di accesso al canale semplifica­to di rimborso, con il tetto di reddito di 35 mila euro, perché obbligava gli autonomi a inserire anche i redditi forfetari. «Le nuove disposizio­ni avranno efficacia dal 2020. E non interferis­cono con i requisiti di reddito», aveva detto Villarosa. Ma l’interpello per chiarire i dubbi è stato comunque presentato. I dubbi non sono sui requisiti del 2018, ma sulle domande, da presentare ora.

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Alessio Villarosa Sottosegre­tario

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