Lavoro, eventi: cosa cambia
Manovra da 7,5 miliardi, ecco le misure allo studio del governo Confindustria Veneto lancia l’allarme: 8 aziende su 10 hanno un forte rallentamento della domanda, 4 su 10 prevedono «danni rilevanti» al fatturato
Il Consiglio dei ministri ha fissato ieri il perimetro degli aiuti alle famiglie e alle imprese che la prossima settimana saranno inseriti in un nuovo decreto legge, dopo quello emanato una settimana fa dedicato però esclusivamente alle «zone rosse» (per il Veneto il solo Comune di Vo’). «Abbiamo stanziato 7,5 miliardi (in aumento rispetto ai 3,6 miliardi inizialmente previsti, ndr) per misure straordinarie e urgenti» ha spiegato il premier, Giuseppe Conte. Il finanziamento sarà garantito da un aumento del deficit, già concordato con l’Unione Europea. «Sappiamo che anche questo secondo decreto non esaurisce gli interventi necessari per sostenere e rilanciare l’economia» ha ammesso il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri «il governo è al lavoro per accelerare lo sblocco degli investimenti già stanziati e per introdurre misure di sostegno alla crescita».
1 I tempi
Il decreto è atteso per la prossima settimana. Dopo gli incontri con i governatori, le parti sociali e le associazioni di categoria, il governo sta provando a fare sintesi delle diverse proposte arrivate sul suo tavolo. Un testo definitinunciato vo, dunque, ad oggi non c’è. Sarà necessario anche un passaggio parlamentare, trattandosi di uno scostamento rispetto agli obiettivi programmatici di finanza pubblica.
2 La platea
Il vice ministro dell’Economia, Stefano Buffagni ha spiegato che le nuove norme estenderanno alcune delle misure già previste per le «zone rosse» (come la cassa integrazione in deroga o gli indennizzi agli autonomi e alle imprese) alle «zone gialle», ossia al resto del territorio delle regioni colpite, con interventi modulati in rapporto alla gravità del contagio. L’obiettivo è evitare abusi.
3 Baby-sitter e congedi
Il ministro per la Famiglia Elena Bonetti ha annunciato il ripristino del voucher per le baby sitter, non confermato nell’ultima manovra ma indispensabile per aiutare genitori e nonni alle prese con la chiusura delle scuole. La viceministra all’Economia Laura Castelli pensa invece a congedi parentali straordinari per mamme e papà: «Stiamo definendo una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni». In entrambi i casi, però, non sono chiare le coperture. Alcuni Comuni hanno deciso autonomamente di azzerare (come Calalzo) o ridurre (come Padova) le rette degli asili che non possono essere frequentati dai bambini.
4 I lavoratori dipendenti
Come anticipato al Corriere del Veneto dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, sarà potenziata la cassa integrazione ordinaria ed estesa quella «in deroga», dedicata alle imprese con meno di sei dipendenti. L’intervento sarà concentrato sui settori più colpiti, come il turismo (che oggi non può ricorrere alla cassa), i trasporti e logistica. La cassa, pagata dallo Stato, integra lo stipendio nelle aziende in difficoltà e può arrivare all’80% della busta paga. Potrebbe essere potenziata da un altro strumento di sostegno al reddito, il Fis, il Fondo di integrazione salariale, sempre a carico dello Stato. Con questo Fondo (almeno in teoria e risorse permettendo) si può arrivare a coprire lo stipendio pieno.
5 Le partite Iva
Il ministero dell’Economia studia un indennizzo per chi in queste settimane ha perso almeno il 25% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’indennizzo dovrebbe avere la forma del credito d’imposta, cioè dello sconto sulle tasse da pagare. Come ha spiegato Baretta verrebbe applicato già quest’anno, non nel 2021.
6 Slitta il 730
La consegna del Modello 730 slitta al 30 settembre (fino al 2019 il termine era il 23 luglio). Il rinvio a dopo l’estate era già stato approvato con l’ultima manovra ma il nuovo calendario fiscale doveva partire dal 2021. L’emergenza coronavirus ha fatto anticipare di un anno la riforma. Questo dovrebbe dare più tempo a imprese e sostituti d’imposta per l’invio dei dati dei contribuenti.
7 Mutui
Nel decreto ci saranno «misure per sostenere una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario» ha spiegato il ministro Gualtieri. Anche in questo caso alcuni istituti si stanno già muovendo in autonomia, dopo il primo decreto, come Intesa-Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Crédit Agricole, Banca Patavina. Analoga sospensione dovrebbe interessare i leasing. Ananche l’aumento del Fondo di garanzia per l’acceso al credito delle piccole e medie imprese mentre sul territorio si muovono i confidi.
8 Edilizia e automotive
L’Ance ha lanciato ieri un severo allarme sulla nuova crisi del settore. Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli pensa ad un ampliamento dell’ecobonus (detrazione al 65%) «uno dei nostri pilastri produttivi». L’ipotesi di portare al 100% la detrazione per l’efficienza energetica, accompagnandola con lo sconto in fattura, garantendo però alle imprese che ciò non incida sulla loro liquidità. Il ministro vorrebbe anche nuovi bonus rottamazioni per incentivare la mobilità elettrica e dare ossigeno al settore dell’automotive.
9 «Modello Genova»
In Italia ci sono cantieri fermi per 82 miliardi di euro. Il viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri conferma la volontà di applicare su larga scala il «modello Genova» attuato dopo il crollo del Ponte Morandi. «La politica dei fini» la chiama il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: «Ti do il commissario, do più poteri al sindaco ma in X mesi devi fare l’opera piccola, media o grande, attivare cantieri e scaricare a terra una potenza di fuoco mai vista. Per la prima volta, il Paese dei rinvii e delle lungaggini deve avere consapevolezza dei tempi». Quali opere siano coinvolte, ad ora, non è stato stabilito.
10 Fiere
Quello fieristico è uno dei comparti più colpiti dal coronavirus (si pensi solo allo slittamento del Vinitaly a Verona). Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha assicurato che «le Pmi saranno rimborsate al 100% per le mancate partecipazioni» e «fino ad aprile le imprese fino a 100 dipendenti avranno servizi gratuiti per l’internazionalizzazione» (il riferimento è ai 716 milioni stanziati per il piano straordinario sull’export).
11 Il turismo
Le Regioni chiedono alla Farnesina e all’Enit di mettere a punto «piani industriali di sostegno all’export e all’internazionalizzazione pluriennali» con un «pacchetto» di interventi attuativi: missioni di sistema e settoriali; formazione; piani di comunicazione integrata; pacchetti di sostegno finanziario.
12 L a cultura
Sempre le Regioni hanno chiesto di anticipare i pagamenti Fus (Fondo Unico Spettacolo) e prevedere forme di indennizzo per i danni derivanti dall’annullamento delle programmazioni.
Intanto Confindustria Veneto, dopo un’indagine flash di Fondazione Nord Est, fa sapere che l’84,5% delle imprese dichiara un forte rallentamento della domanda; il 41% prevede danni rilevanti al fatturato; registrano effetti immediati: sull’operatività (impossibilità di fare manutenzioni ai clienti esteri o ricevere visite), di immagine e reputazione, di sistema (rischio di insolvenza) e organizzativo con l’utilizzo dello smart-working. Nel medio periodo le imprese si attendono un peggioramento sulla catena di subfornitura.