Corriere di Verona

Lavoro, eventi: cosa cambia

Manovra da 7,5 miliardi, ecco le misure allo studio del governo Confindust­ria Veneto lancia l’allarme: 8 aziende su 10 hanno un forte rallentame­nto della domanda, 4 su 10 prevedono «danni rilevanti» al fatturato

- Di Marco Bonet

Il Consiglio dei ministri ha fissato ieri il perimetro degli aiuti alle famiglie e alle imprese che la prossima settimana saranno inseriti in un nuovo decreto legge, dopo quello emanato una settimana fa dedicato però esclusivam­ente alle «zone rosse» (per il Veneto il solo Comune di Vo’). «Abbiamo stanziato 7,5 miliardi (in aumento rispetto ai 3,6 miliardi inizialmen­te previsti, ndr) per misure straordina­rie e urgenti» ha spiegato il premier, Giuseppe Conte. Il finanziame­nto sarà garantito da un aumento del deficit, già concordato con l’Unione Europea. «Sappiamo che anche questo secondo decreto non esaurisce gli interventi necessari per sostenere e rilanciare l’economia» ha ammesso il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri «il governo è al lavoro per accelerare lo sblocco degli investimen­ti già stanziati e per introdurre misure di sostegno alla crescita».

1 I tempi

Il decreto è atteso per la prossima settimana. Dopo gli incontri con i governator­i, le parti sociali e le associazio­ni di categoria, il governo sta provando a fare sintesi delle diverse proposte arrivate sul suo tavolo. Un testo definitinu­nciato vo, dunque, ad oggi non c’è. Sarà necessario anche un passaggio parlamenta­re, trattandos­i di uno scostament­o rispetto agli obiettivi programmat­ici di finanza pubblica.

2 La platea

Il vice ministro dell’Economia, Stefano Buffagni ha spiegato che le nuove norme estenderan­no alcune delle misure già previste per le «zone rosse» (come la cassa integrazio­ne in deroga o gli indennizzi agli autonomi e alle imprese) alle «zone gialle», ossia al resto del territorio delle regioni colpite, con interventi modulati in rapporto alla gravità del contagio. L’obiettivo è evitare abusi.

3 Baby-sitter e congedi

Il ministro per la Famiglia Elena Bonetti ha annunciato il ripristino del voucher per le baby sitter, non confermato nell’ultima manovra ma indispensa­bile per aiutare genitori e nonni alle prese con la chiusura delle scuole. La viceminist­ra all’Economia Laura Castelli pensa invece a congedi parentali straordina­ri per mamme e papà: «Stiamo definendo una norma che prevede la possibilit­à per uno dei genitori di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni». In entrambi i casi, però, non sono chiare le coperture. Alcuni Comuni hanno deciso autonomame­nte di azzerare (come Calalzo) o ridurre (come Padova) le rette degli asili che non possono essere frequentat­i dai bambini.

4 I lavoratori dipendenti

Come anticipato al Corriere del Veneto dal sottosegre­tario all’Economia Pier Paolo Baretta, sarà potenziata la cassa integrazio­ne ordinaria ed estesa quella «in deroga», dedicata alle imprese con meno di sei dipendenti. L’intervento sarà concentrat­o sui settori più colpiti, come il turismo (che oggi non può ricorrere alla cassa), i trasporti e logistica. La cassa, pagata dallo Stato, integra lo stipendio nelle aziende in difficoltà e può arrivare all’80% della busta paga. Potrebbe essere potenziata da un altro strumento di sostegno al reddito, il Fis, il Fondo di integrazio­ne salariale, sempre a carico dello Stato. Con questo Fondo (almeno in teoria e risorse permettend­o) si può arrivare a coprire lo stipendio pieno.

5 Le partite Iva

Il ministero dell’Economia studia un indennizzo per chi in queste settimane ha perso almeno il 25% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’indennizzo dovrebbe avere la forma del credito d’imposta, cioè dello sconto sulle tasse da pagare. Come ha spiegato Baretta verrebbe applicato già quest’anno, non nel 2021.

6 Slitta il 730

La consegna del Modello 730 slitta al 30 settembre (fino al 2019 il termine era il 23 luglio). Il rinvio a dopo l’estate era già stato approvato con l’ultima manovra ma il nuovo calendario fiscale doveva partire dal 2021. L’emergenza coronaviru­s ha fatto anticipare di un anno la riforma. Questo dovrebbe dare più tempo a imprese e sostituti d’imposta per l’invio dei dati dei contribuen­ti.

7 Mutui

Nel decreto ci saranno «misure per sostenere una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario» ha spiegato il ministro Gualtieri. Anche in questo caso alcuni istituti si stanno già muovendo in autonomia, dopo il primo decreto, come Intesa-Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Crédit Agricole, Banca Patavina. Analoga sospension­e dovrebbe interessar­e i leasing. Ananche l’aumento del Fondo di garanzia per l’acceso al credito delle piccole e medie imprese mentre sul territorio si muovono i confidi.

8 Edilizia e automotive

L’Ance ha lanciato ieri un severo allarme sulla nuova crisi del settore. Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli pensa ad un ampliament­o dell’ecobonus (detrazione al 65%) «uno dei nostri pilastri produttivi». L’ipotesi di portare al 100% la detrazione per l’efficienza energetica, accompagna­ndola con lo sconto in fattura, garantendo però alle imprese che ciò non incida sulla loro liquidità. Il ministro vorrebbe anche nuovi bonus rottamazio­ni per incentivar­e la mobilità elettrica e dare ossigeno al settore dell’automotive.

9 «Modello Genova»

In Italia ci sono cantieri fermi per 82 miliardi di euro. Il viceminist­ro alle Infrastrut­ture Giancarlo Cancelleri conferma la volontà di applicare su larga scala il «modello Genova» attuato dopo il crollo del Ponte Morandi. «La politica dei fini» la chiama il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia: «Ti do il commissari­o, do più poteri al sindaco ma in X mesi devi fare l’opera piccola, media o grande, attivare cantieri e scaricare a terra una potenza di fuoco mai vista. Per la prima volta, il Paese dei rinvii e delle lungaggini deve avere consapevol­ezza dei tempi». Quali opere siano coinvolte, ad ora, non è stato stabilito.

10 Fiere

Quello fieristico è uno dei comparti più colpiti dal coronaviru­s (si pensi solo allo slittament­o del Vinitaly a Verona). Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha assicurato che «le Pmi saranno rimborsate al 100% per le mancate partecipaz­ioni» e «fino ad aprile le imprese fino a 100 dipendenti avranno servizi gratuiti per l’internazio­nalizzazio­ne» (il riferiment­o è ai 716 milioni stanziati per il piano straordina­rio sull’export).

11 Il turismo

Le Regioni chiedono alla Farnesina e all’Enit di mettere a punto «piani industrial­i di sostegno all’export e all’internazio­nalizzazio­ne pluriennal­i» con un «pacchetto» di interventi attuativi: missioni di sistema e settoriali; formazione; piani di comunicazi­one integrata; pacchetti di sostegno finanziari­o.

12 L a cultura

Sempre le Regioni hanno chiesto di anticipare i pagamenti Fus (Fondo Unico Spettacolo) e prevedere forme di indennizzo per i danni derivanti dall’annullamen­to delle programmaz­ioni.

Intanto Confindust­ria Veneto, dopo un’indagine flash di Fondazione Nord Est, fa sapere che l’84,5% delle imprese dichiara un forte rallentame­nto della domanda; il 41% prevede danni rilevanti al fatturato; registrano effetti immediati: sull’operativit­à (impossibil­ità di fare manutenzio­ni ai clienti esteri o ricevere visite), di immagine e reputazion­e, di sistema (rischio di insolvenza) e organizzat­ivo con l’utilizzo dello smart-working. Nel medio periodo le imprese si attendono un peggiorame­nto sulla catena di subfornitu­ra.

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Al timone Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stama convocata al termine del Consiglio dei ministri di ieri

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