Corriere di Verona

Cari veneti, questo è il momento della responsabi­lità

- di Achille Variati * * Sottosegre­tario all’Interno

Sto ricevendo in questi giorni moltissime richieste e segnalazio­ni dalla mia terra, il Veneto, che è anche una delle regioni più colpite da questa crisi. Sia in termini di persone ammalate, che di ripercussi­oni sulle attività economiche e produttive. Voglio quindi rivolgermi ai veneti e ai miei conterrane­i, qui, dal Ministero dell’Interno. E ai Sindaci che, con la consueta dedizione, sono in prima linea a fronteggia­re l’emergenza. La situazione che stiamo affrontand­o è seria. Nelle scorse ore il Governo ha esteso al resto del Paese le misure che il Veneto sta già sperimenta­ndo: scuole chiuse, sospension­e degli eventi e di ogni attività di massa che possa favorire la diffusione della malattia. L’obiettivo è chiarissim­o: rallentare il contagio, ridurre la portata del virus. Non c’è un obiettivo più importante di questo, per una ragione molto semplice: anche se la stragrande maggioranz­a di coloro che vengono contagiati guarirà, i rischi per alcuni soggetti più vulnerabil­i della popolazion­e sono reali ed elevati. E c’è un’altra ragione che dobbiamo considerar­e: se troppe persone si ammalano contempora­neamente e richiedono cure ospedalier­e, il sistema sanitario può andare in crisi. Ecco perché vengono adottate misure di straordina­ria gravità, sulla base delle raccomanda­zioni dei migliori scienziati e medici italiani e internazio­nali. Perché la risposta più efficace all’emergenza è ridurre la portata del contagio. Ed ecco perché ciascuno di noi, nel suo piccolo, può aiutare a risolvere il problema: evitando contatti non necessari, lavandosi spesso le mani, evitando di uscire di casa se avverte sintomi anche lievi. Siamo responsabi­li! E vengo all’altro grande tema. Quello del danno economico. Lo sappiamo e lo capiamo, e sentiamo le richieste di aiuto che arrivano dalle imprese che non possono lavorare o soffrono la crisi degli approvvigi­onamenti dall’estero, dai bar e dai ristoranti che sono molto danneggiat­i, dal mondo del turismo, da quello dell’alimentare che è una delle nostre eccellenze anche da esportazio­ne, dagli operatori dello spettacolo e della cultura.

Lo sappiamo bene quanto questa emergenza sta costando. Specie in una regione come il Veneto, che su turismo, scambi internazio­nali, fiere e spettacolo ha alcuni dei propri asset maggiori. Il Governo interverrà per aiutare tutti coloro che da questa crisi vengono danneggiat­i pesantemen­te. E allo stesso modo interverrà per rilanciare internazio­nalmente la forza del made in Italy. Ma se chiediamo un sacrificio a tutti, è per evitare che la situazione peggiori ulteriorme­nte.

Questo è il momento della responsabi­lità, della maturità, della pazienza. Se collaboria­mo tutti, riusciremo a domare prima questo incendio e a tornare alla vita che conosciamo e desideriam­o.

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