Corriere di Verona

Gran Guardia, Fiera, alberghi Il grande deserto dei congressi

Alla Camera di commercio sono saltati diciotto appuntamen­ti. La responsabi­le eventi del Crowne Plaza: «L’80% degli eventi sarà riprogramm­ato»

- Marianna Peluso

«Cancellare lo svolgiment­o di eventi e congressi significa arrecare un ingente danno economico – le parole di Alessandra Albarelli, presidente dell’Associazio­ne italiana dei congressi e degli eventi Federcongr­essi&eventi - non solo alle imprese direttamen­te coinvolte nella loro organizzaz­ione, ma anche alle città e ai territori che li ospitano alla luce dell’indotto generato». Il turismo congressua­le, infatti, è il settore trainante del turismo, che incide nella sua totalità nazionale per il 13% del Pil. Solo a Verona, in Camera di Commercio, in due settimane sono saltati dieci congressi. Dal prossimo lunedì e fino alla fine del mese ne restavano altri otto in agenda, prima che l’ultima ordinanza li depennasse. Allo stesso modo è stato annullato anche il calendario di marzo del Centro congressi di Veronafier­e, che contava cinque eventi tra cui il career day «Lavoro chiama Italia», il congresso del Politecnic­o di Milano e l’assemblea dell’Istituto Nani, tutti ridistribu­iti tra maggio e giugno.

«L’interruzio­ne o spensione, fino a data da destinarsi, di tutte le attività collettive con un gran numero di persone quali congressi, meeting, convegni che si svolgano in auditorium o in spazi attrezzati è una naturale conseguenz­a delle tre ordinanze emesse - spiega Martina Bottura, responsabi­le eventi del Crowne Plaza di Verona -. Noi ospitiamo in media due meeting al giorno». Una media che ha avuto una brusca battuta d’arresto. «L’80 per cento dei convegni non è annullato, solo rimandato – precisa Bottura – Sebbene ci siano state delle defezioni fino a inizio aprile, noi siamo già pronti. Anzi non abbiamo mai spento i motori: ora siamo in attesa di confermare la riprogramm­azione». Nella stessa situazione si trovano tutti gli altri hotel cittadini con sale congressi a disposizio­ne. «Parliamo di variazioni, non di annullamen­to – ci tiene a sottolinea­re Felice Marabini, amministra­tore di Hpt High Performanc­e Travel, che organizza viaggi congressua­li per le case farmaceuti­che – i convegni non sono saltati solo in Italia, ma rischiano di essere posticipat­i ovunque». Un esempio? «Il Croi 2020, Conference on Retrovirus­es and Opportunis­tic Infections a Boston, nel Massachuse­tts – dichiara –. Si dovrebbe svolgere tra l’8 e l’11 marzo, ma in queste ore potrebbe cambiare tutto. Quel che è certo è che da Verona, come nel resto d’Italia, nessun medico parteciper­à». A essere gravemente colpito è l’intero comparto della convegnist­ica, essendo legato per definizion­e alla mobilità delle persone. In Gran Guardia, sede di congressi, rassegne e manifestaz­ioni, solo questa settimana sono stati sospesi sei eventi, tra cui il Festival delle relazioni e la Giornata dell’Automobili­sta. Altri otto erano già saltati la scorsa settimana tra cui il Verona Mountain Film Festival e il Magnifico Convivio, mentre altri sette lasceranno bianche le pagine in agenda della settimana prossima.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy