Corriere di Verona

Detenuto stroncato davanti a Montorio «Qui nessuna rivolta»

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(la.ted.) È morto per un malore che l’ha colto mentre si trovava ancora a bordo del pullman del trasferime­nto, davanti al carcere di Verona, uno dei tre detenuti provenient­i dal penitenzia­rio di Modena, stroncati per overdose da psicofarma­ci. La vittima, un cittadino straniero, proveniva da Modena ed era in transito verso la struttura di Trento. Lo ha precisato il Provvedito­rato regionale dell’amministra­zione penitenzia­ria del Triveneto, smentendo le prime voci su un presunto decesso a Montorio. Il pullman era in realtà all’ingresso del carcere di Verona quando l’uomo ha accusato il malore. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118, ma i sanitari hanno potuto solo costatare il decesso del detenuto. Nessuna rivolta è al momento registrata al carcere di Montorio, diversamen­te da come sta accadendo in altre strutture penitenzia­re italiane, soprattutt­o per protestare contro la sospension­e dei colloqui con i familiari. «Qui a Verona - spiega la garante dei detenuti Margherita Forestan - la situazione per adesso rimane sotto controllo perché ai reclusi è stata spiegata per tempo l’emergenza del coronaviru­s, i rischi e i sacrifici che comporta. Inoltre sono stati incrementa­ti i colloqui telefonici e, ove possibile, attraverso skype». L’avvocato Simone Bergamini della commission­e carceri aggiunge: «Per ora a Montorio non si segnala alcuna protesta dei detenuti e sono stati anche ridotti i permessi premio, nel senso che quelli in zona rossa ovviamente non vengono più concessi. Inoltre ogni nuovo detenuto viene tenuto per 72 ore sotto osservazio­ne per accertarne lo stato fisico prima di entrare in cella».

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