Campi gioco chiusi e stop a tutti i mercati
Chiudono i parchi giochi, chiudono i banchetti di piazza Erbe, chiudono i mercati rionali compreso quello del sabato allo Stadio. L’emergenza virus non dà tregua.
Chiudono i parchi giochi, chiudono i banchetti di piazza Erbe, chiudono i mercati rionali compreso quello del sabato allo Stadio. L’emergenza virus non dà tregua, e da Palazzo Barbieri parte un’altra stretta. Accompagnata ancora una volta dall’invito a restare a casa, anche perché i controlli sono sempre più frequenti. Partiamo dalla chiusura dei campi-giochi, quelli attrezzati con altalene, scivoli e giostrine, all’interno dei parchi pubblici.
Decisione dolorosa per i bimbi ma anche per i genitori e forse ancor più per i tantissimi nonni che in questi giorni si mettono a disposizione per regalare un’ora all’aria aperta ai nostri bimbi. Ma il rischio di ritrovarsi in troppi, e troppo ravvicinati, è stato considerato eccessivo. E così, dalla prefettura, è arrivato ieri mattina, un fax al sindaco, Federico Sboarina, sulla «opportunità di tenere chiuse al pubblico le aree attrezzate a giochi per bambini nei parchi pubblici». Pochi minuti dopo, sul tavolo di Sboarina arrivava un altro fax del prefetto Donato Cafagna relativo ai mercati rionali. La Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva infatti fatto sapere che l’apertura sarebbe stata permessa «solo a condizione che i mercati fossero recintati e che fosse previsto un controllo all’accesso». Una specificazione che da sola bloccava il mercato del sabato allo Stadio, ma faceva sorgere dubbi anche su tutti gli altri, compreso il più storico di tutti, quello di Piazza Erbe. Altro giro di telefonate, dopo di che, tagliando la testa al toro, veniva firmata una nuova ordinanza del sindaco per imporre, «fino al 3 aprile compreso, la sospensione di tutti i mercati che si svolgono su aree pubbliche, nonché di quelli dei produttori agricoli cosiddetti a chilometro zero».
Ed anche i «banchetti» più amati della città torneranno ad aprire gli ombrelloni solo ad emergenza conclusa. Intanto si intensificano i controlli sugli spostamenti non consentirti, sulle aperture non permesse, sulle imprudenze più o meno incoscienti. La relazione consegnata alla prefettura dalla polizia locale certifica controlli effettuati l’altro giorno su 37 bar o ristoranti, 28 veicoli, 74 persone e 17 aree verdi. Nessuna denuncia, per ora, ma solo «gentili inviti» a tornarsene a casa, per la salute propria e per quella degli altri. E ieri pomeriggio è stato lo stesso sindaco Sboarina a guidare gli agenti della polizia locale in una serie di ulteriori controlli effettuati all’interno dell’ex Arsenale, al parco di San Giacomo in Borgo Roma ed al parco giochi di via Po, con le pattuglie impegnate anche a controllare le autocertificazioni.