Da Rana ai semplici cittadini, gara solidale
Dal pastificio fondi per l’acquisto di apparecchiature per la ventilazione assistita destinate al Sacro Cuore di Negrar e al Pederzoli di Peschiera
Quasi 100mila euro totali da tre raccolte-fondi lanciate da singoli cittadini, mentre i il Gruppo Rana ha annunciato una donazione di 400mila euro.
Quasi 100mila euro totali da tre raccolte-fondi lanciate dai veronesi. Il tutto mentre ieri il Gruppo Rana annunciava una donazione di ben 400mila euro. Sono alcuni segni di solidarietà che la città sta lasciando dentro l’emergenza-coronavirus. L’ultimo esempio in ordine di tempo quello appunto Gian Luca Rana, ad del Pastificio, che ha donato 400mila euro per l’acquisto di apparecchiature per la ventilazione assistita destinate all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e all’ospedale Pederzoli di Peschiera. L’obiettivo «è dare un aiuto concreto al sistema sanitario del Veneto e ai suoi straordinari professionisti impegnati in uno sforzo senza precedenti per fronteggiare la diffusione del Coronavirus». «La famiglia Rana - spiega in una nota il Gruppo - insieme a tutti i dipendenti e collaboratori del Pastificio Rana, desidera esprimere la più profonda gratitudine verso tutti coloro i quali sono impegnati in prima linea per affrontare questa emergenza».
Ecco poi le iniziative di singoli cittadini. Iniziative online sul sito «Gofundme». Lanciata quattro giorni fa, la donazione promossa da una giovane veronese, Chiara Alessio, in favore dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata, ha toccato ieri i 54 mila euro, con circa 2.500 persone a lasciare un contributo: «Medici e scienziati stanno facendo un lavoro importantissimo e vorremmo supportarli concretamente — recita la presentazione della raccolta fondi — Le attrezzature necessarie per aumentare i posti letto di terapia intensiva e subintensiva sono ventilatori, dispositivi di ventilazione non invasiva, monitoraggio emodinamico e monitor». «Aiutiamo la terapia intensiva di Verona» è il titolo di un’altra raccolta fondi lanciata sempre quattro giorni fa da un veronese, Nicola Testi, e arrivata ieri a 33.800 euro grazie al contributo di 1.200 persone: «Cerco di raccogliere questi fondi per donarli all’ospedale di Borgo Trento — così il promotore — affinché venga espansa la terapia intensiva, aggiungendo posti letto e acquistando nuove attrezzature: la situazione in altri ospedali è catastrofica, tuteliamo Verona e il suo ospedale prima che anche i nostri medici». Da Martina Rodini, invece, è partita giovedì la raccolta fondi per l’ospedale di Negrar, 8.675 euro nel giro di ventiquattrore per quasi 300 «donatori». Questo il messaggio con cui è stata lanciata la raccolta: «Oggi medici, infermieri, l’intero staff sanitario e non del Sacro Cuore stanno conducendo una dura battaglia per tutti noi. Ma le difficoltà crescono ogni giorno e anche una piccola donazione può fare la differenza». E intanto, è stata la Croce Verde a lanciare direttamente un appello: la raccolta fondi per «acquistare dispositivi di protezione individuale e tecnologie per la sanificazione di mezzi e locali, ormai difficili da trovare e rincarati».