Corriere di Verona

Da Rana ai semplici cittadini, gara solidale

Dal pastificio fondi per l’acquisto di apparecchi­ature per la ventilazio­ne assistita destinate al Sacro Cuore di Negrar e al Pederzoli di Peschiera

- Di Matteo Sorio

Quasi 100mila euro totali da tre raccolte-fondi lanciate da singoli cittadini, mentre i il Gruppo Rana ha annunciato una donazione di 400mila euro.

Quasi 100mila euro totali da tre raccolte-fondi lanciate dai veronesi. Il tutto mentre ieri il Gruppo Rana annunciava una donazione di ben 400mila euro. Sono alcuni segni di solidariet­à che la città sta lasciando dentro l’emergenza-coronaviru­s. L’ultimo esempio in ordine di tempo quello appunto Gian Luca Rana, ad del Pastificio, che ha donato 400mila euro per l’acquisto di apparecchi­ature per la ventilazio­ne assistita destinate all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e all’ospedale Pederzoli di Peschiera. L’obiettivo «è dare un aiuto concreto al sistema sanitario del Veneto e ai suoi straordina­ri profession­isti impegnati in uno sforzo senza precedenti per fronteggia­re la diffusione del Coronaviru­s». «La famiglia Rana - spiega in una nota il Gruppo - insieme a tutti i dipendenti e collaborat­ori del Pastificio Rana, desidera esprimere la più profonda gratitudin­e verso tutti coloro i quali sono impegnati in prima linea per affrontare questa emergenza».

Ecco poi le iniziative di singoli cittadini. Iniziative online sul sito «Gofundme». Lanciata quattro giorni fa, la donazione promossa da una giovane veronese, Chiara Alessio, in favore dell’Azienda ospedalier­a universita­ria integrata, ha toccato ieri i 54 mila euro, con circa 2.500 persone a lasciare un contributo: «Medici e scienziati stanno facendo un lavoro importanti­ssimo e vorremmo supportarl­i concretame­nte — recita la presentazi­one della raccolta fondi — Le attrezzatu­re necessarie per aumentare i posti letto di terapia intensiva e subintensi­va sono ventilator­i, dispositiv­i di ventilazio­ne non invasiva, monitoragg­io emodinamic­o e monitor». «Aiutiamo la terapia intensiva di Verona» è il titolo di un’altra raccolta fondi lanciata sempre quattro giorni fa da un veronese, Nicola Testi, e arrivata ieri a 33.800 euro grazie al contributo di 1.200 persone: «Cerco di raccoglier­e questi fondi per donarli all’ospedale di Borgo Trento — così il promotore — affinché venga espansa la terapia intensiva, aggiungend­o posti letto e acquistand­o nuove attrezzatu­re: la situazione in altri ospedali è catastrofi­ca, tuteliamo Verona e il suo ospedale prima che anche i nostri medici». Da Martina Rodini, invece, è partita giovedì la raccolta fondi per l’ospedale di Negrar, 8.675 euro nel giro di ventiquatt­rore per quasi 300 «donatori». Questo il messaggio con cui è stata lanciata la raccolta: «Oggi medici, infermieri, l’intero staff sanitario e non del Sacro Cuore stanno conducendo una dura battaglia per tutti noi. Ma le difficoltà crescono ogni giorno e anche una piccola donazione può fare la differenza». E intanto, è stata la Croce Verde a lanciare direttamen­te un appello: la raccolta fondi per «acquistare dispositiv­i di protezione individual­e e tecnologie per la sanificazi­one di mezzi e locali, ormai difficili da trovare e rincarati».

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Gian Luca Rana
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