Corriere di Verona

Gestiva la droga da casa dei suoi

- Francesco Sergio

L’emergenza Coronaviru­s di questi giorni non ferma le attività di spaccio di stupefacen­ti in città. Ma, purtroppo per i pusher, nemmeno quelle di contrasto al fenomeno da parte dei carabinier­i, che lo scorso fine settimana hanno arrestato due spacciator­i veronesi. Il primo, B.F., 23enne residente in centro, è finito in carcere a seguito di una perquisizi­one domiciliar­e condotta dai militari delle stazioni di Verona principale con i colleghi di San Massimo. All’interno dell’appartamen­to, sono stati rinvenuti 620 grammi di marijuana e 65 grammi di hashish, oltre a 17 mila euro in contanti. Secondo i militari, il 23enne aveva messo in piedi una vera centrale di spaccio che gli garantiva enormi introiti, riuscendo a nasconderl­i anche ai genitori, con i quali viveva. Il pusher è quindi comparso davanti al giudice, che ha convalidat­o l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere. Sempre durante i controlli dello scorso weekend, i carabinier­i di San Massimo e della stazione di Verona principale hanno dato esecuzione ad una perquisizi­one domiciliar­e nell’appartamen­to in quartiere Borgo Nuovo di un altro puscher veronese, B.M., 37enne già in stato di arresto per una precedente indagine sullo spaccio di sostanze stupefacen­ti.

I carabinier­i hanno trovato in soffitta 445 mila euro nascosti in più cassette di sicurezza metalliche, simili a quelle utilizzate dai venditori ambulanti come casse. L’ingente somma di denaro, ritenuta provento dell’attività illecita, è stata quindi sequestrat­a e versata nel fondo unico di giustizia.

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 ??  ?? Droga e soldi Il materiale ritrovato e sequestrat­o dai carabinier­i a casa dei due spacciator­i
Droga e soldi Il materiale ritrovato e sequestrat­o dai carabinier­i a casa dei due spacciator­i

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