A Verona altri quattro morti
Zaia: «Ora tamponi in strada e davanti ai supermercati». Test e isolamento, quando farli e quali sono le regole Tutti anziani, con patologie pregresse. I contagi a 281, quasi duemila in Veneto. Ospedali sotto pressione
«Abbiamo un progetto che presenteremo la prossima settimana sui tamponi. Li faremo anche “on the road”, fuori dai supermercati, al personale dei supermercati e ad altri perché più positivi troviamo, più ne isoliamo e meno diffusione abbiamo». È quanto ha annunciato ieri il governatore Luca Zaia. Intanto si contano altre cinque vittime del virus, di cui ben quattro sono veronesi. Il numero di contagi sfiora i duemila, 281 i casi a Verona.
Mentre sembra esserci una «timida risposta» dei veneti all’appello di stare a casa lanciato dal governatore Luca Zaia («di sera le strade sono vuote, se si continua così tra 3-4 giorni capiremo se sarà possibile intravvedere la luce in fondo al tunnel e intanto il senso di responsabilità di tutti potrà liberare posti negli ospedali»), la Regione si prepara ad affrontare il picco di contagi. Secondo i modelli matematici elaborati da Azienda Zero dovrebbe manifestarsi tra il 2 il 5 aprile prossimi, con una decina di giorni di ritardo rispetto alla Lombardia. L’arma principale restano i tamponi, così ieri è stato approvato dall’Unità di crisi il piano messo a punto insieme all’Università di Padova per sottoporre a test anche i contatti occasionali dei contagiati, con l’obiettivo di individuare ogni possibile caso sospetto, probabile e confermato e isolare pure i positivi asintomatici. Affronteranno il tampone anche i condòmini dei cittadini colpiti da coronavirus, grazie a équipe e laboratori analisi predisposti in ogni provincia. L’altro capitolo del piano prevede il test sul Covid19 per le categorie particolarmente esposte, come forze dell’ordine, medici, farmacisti, dipendenti comunali, di altri uffici pubblici e di servizi essenziali come i supermercati.
«In tema di tamponi non accettiamo lezioni da nessuno - conferma Zaia - in proporzione alla popolazione, il Veneto è primo al mondo per il numero eseguito, oltre 29mila. Poi vengono Corea, Islanda, Lombardia (37.138), Cina e Norvegia. Inizieremo a farli anche fuori dai supermercati, on the road, perché più positivi troviamo, più ne isoliamo e minore sarà la diffusione dell’infezione». La sperimentazione partirà nei prossimi giorni in un market di Vicenza: sarà allestita una postazione con due infermieri, che eseguiranno il tampone su base volontaria a dipendenti e clienti. Se l’iniziativa si rivelerà utile per frenare i contagi, sarà estesa ad altre città. «Cominciamo a garantirlo in
Luca Zaia C’è una prima risposta dei veneti al mio appello di stare a casa. Se prevarrà il buonsenso, tra 4 giorni potremo capire se ci sarà una luce in fondo al tunnel
modo estensivo agli operatori sanitari, asintomatici inclusi chiede Giovanni Leoni, segretario regionale della Cimo (ospedalieri) - siamo i più esposti. Altrimenti ci metteremo in fila al supermercato». In ogni caso, prima di partire bisogna riuscire a comprare i 100mila tamponi da utilizzare nei dieci giorni calendarizzati e potenziare la capacità di analisi degli stessi, passando dagli attuali mille test al giorno a 16mila. La Regione è in trattativa con una multinazionale produttrice di un macchinario di analisi meno preciso ma più rapido, che usa la biologia molecolare e potrebbe esaminare i campioni dei sintomatici, lasciando la tecnologia attualmente in uso, più sensibile e quindi lenta, al vaglio di casi sospetti o asintomatici. L’idea sarebbe di comprarne
Manuela Lanzarin Elenco dei casi confermati ai sindaci, così potranno aiutare le persone sole, soprattutto anziani, portando loro la spesa o con altri servizi