Picco dei contagi previsto tra 2 e il 5 aprile. Esami anche ai dipendenti di uffici pubblici e contatti occasionali dei positivi
un modello per provincia.
E a proposito di casi confermati, annuncia l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin: «Abbiamo inviato ai sindaci i nominativi dei positivi dei loro Comuni, non solo per poter intensificare la sorveglianza attiva e denunciare eventuali comportamenti scorretti di chi non rispetta la quarantena, ma anche per aiutare le persone sole, principalmente anziani. Che magari hanno bisogno della spesa a domicilio, di altri piccoli servizi o anche solo di sapere che non sono abbandonati. Ringrazio i volontari che in molti territori si stanno mobilitando, è un bel segnale di solidarietà».
L’altro fronte di battaglia è il piano degli ospedali, già approvato. Prevede un Covid Hospital per provincia, oltre a un ulteriore potenziamento dei posti di Terapia intensiva (125 gli infetti ospitati) a 800 (i 459 di base sono già diventati 600) e di Malattie infettive da 200 a 450. «Abbiamo trovato una nuova fornitura di respiratori in Svizzera e lavoriamo insieme ai medici di Wuhan (giunti all’ospedale di Padova, ndr) rivela Zaia-. Questa pandemia colpisce tutte le età, non solo gli anziani». Inoltre, per incrementare ulteriormente il personale, è stato concordato con l’Ateneo padovano (ieri presente all’Unità di crisi di Marghera con i professori Stefano Merigliano, presidente della Scuola di Medicina, e Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia) di anticipare da luglio ad adesso le lauree degli infermieri. Così da poter mandare nelle case di riposo i sostituiti dei 300 già dirottati negli ospedali. Tutte misure adottate rapidamente, in tempo reale, perché il Covid-19 non lascia tregua: l’ultimo bollettino parla di 1994 casi confermati, con i cluster di Padova (538), Treviso (392), Venezia (296) e Verona (281) che continuano a crescere. Anche se l’aumento più significativo ieri l’ha raggiunto il focolaio di Vicenza, con 56 nuovi contagi, per un totale di 220. Crescono anche le vittime, 60, cinque in più di venerdì e, di contro, i dimessi, 118.
Novità sull’approvvigionamento di mascherine. Il prototipo affidato ad un’azienda veneta è stato prodotto e se arriverà l’autorizzazione dal ministero della Salute, la Regione comincerà a distribuirlo ai cittadini.