Corriere di Verona

IL LAVORO Fabbriche, intesa dopo le rivolte «All’entrata si misura la febbre»

Sindacati e imprese firmano il patto in Regione, Donazzan: salute al primo posto. Marcato: aziende di moda disponibil­i a produrre mascherine

-

correndo agli ammortizza­tori sociali» spiega il segretario della Cgil Christian Ferrari (così farà l’Electrolux a Susegana, mentre Fincantier­i a Marghera, con una decisione contestata, ha messo tutti in ferie). Un principio condiviso dal governator­e Luca Zaia: «Se non sono garantite al 100% le tutele sanitarie ai lavoratori le aziende devono essere chiuse».

Poi, scendendo nel dettaglio dell’articolato: ci sono doveri di informazio­ne, anche attraverso depliant; la possibilit­à di misurare la temperatur­a corporea dei lavoratori all'ingresso in azienda; l’obbligo per gli autisti dei fornitori di rimanere a bordo dei mezzi, senza mettere piede in ufficio (non potranno neppure usare gli stessi bagni dei dipendenti); obblighi di pulizia e sanificazi­one periodica; se non sarà possibile rispettare il droplet, ossia la distanza minima di un metro tra uno e l’altro, i lavoratori dovranno essere riforniti di mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici; non si dovranno creare assembrame­nti in mensa o spogliatoi­o; l’azienda potrà pensare una nuova organizzaz­ione su turni, trasferte, smart rimodulazi­one dei livelli produttivi, se possibile disponendo la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione; e ancora, ingressi scaglionat­i, divieto di fare riunioni di persona, le linee guida da seguire nel caso in cui un lavoratore presenti i sintomi del coronaviru­s e le modalità di sorveglian­za.

«Le imprese che vogliono

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy