Comunicato sindacale
Più che un comunicato sindacale questo è un bollettino di guerra.
Ieri purtroppo, ai tre colleghi risultati positivi al Covid-19, se ne è aggiunto un quarto nella redazione di Padova e un quinto nella redazione di Bolzano.
Vogliamo ringraziare tutti i colleghi delle altre testate, gli amici, gli esponenti politici e i lettori che in queste ore ci hanno espresso la loro solidarietà, ma non nascondiamo che siamo molto preoccupati per la salute dei nostri colleghi e per la fattura del giornale nei prossimi giorni. Ieri, infatti, a causa del crescente numero dei positivi e della riduzione dei giornalisti voluta negli ultimi anni dall’azienda guidata dal presidente Urbano Cairo, molti di noi hanno dovuto rinunciare alla giornata di riposo per permettere l’uscita in edicola del Corriere del Veneto e del Corriere di Verona e per garantire la continuità delle informazioni sul nostro sito web.
Nonostante le difficoltà dovute all’obsolescenza della tecnologia con cui ci confrontiamo, ieri abbiamo continuato a lavorare senza sosta per tenere informati come sempre i lettori di quanto sta succedendo nella nostra regione. Lo abbiamo fatto anche perché, dopo un duro scontro con l’azienda, per la prima volta, Rcs ha dimostrato un atteggiamento di apertura e si è fatta parzialmente carico della risoluzione, seppur tardiva, di alcuni problemi di ordine tecnico e di ordine pratico.
Ieri è stata completata la sanificazione delle redazioni di Padova e Verona e nei prossimi giorni ci è stato assicurato si procederà anche con quelle di Venezia e Treviso.
Sia chiaro che queste iniziative dell’editore – pur apprezzate – non sono considerate risolutive dei problemi che noi giornalisti stiamo denunciando da tempo: come dal coronavirus non si guarisce in due giorni, l’azienda di
Cairo non risolverà i tanti problemi da noi sollevati in sole 24 ore.
L’epidemia in atto ha messo in luce la fragilità dell’intero sistema editoriale e, a emergenza finita, tutte le difficoltà che abbiamo sperimentato finora dovranno diventare oggetto di un confronto intenso tra l’azienda e la redazione per metterci al passo con il presente e giocare le partite del futuro.
Il cdr del Corriere del Veneto e di Verona mantenere la continuità produttiva dovranno rispettare questi standard e saranno strettamente controllate - commenta il presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro -. Al Tavolo Regionale, insieme ai sindacati, abbiamo trovato una linea di condivisione che ha portato alla sottoscrizione di un accordo quadro e in diverse aziende si stanno già definendo intese specifiche». «Si tratta di un passo importante per garantire la salute dei lavoratori che sono coraggiosamente impegnati nel mandare avanti produzioni essenziali per il Paese» aggiunge il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta.
«L’obiettivo è proseguire l’attività ma in piena sicurezza» conferma il segretario della Cna, Matteo Ribon. «Una sicurezza che però dev’essere garantita anche dai cittadini chiosa l’assessore Marcato - nei supermercati, in questi giorni, si assiste a scene sconfortanti che non tengono in minima considerazione la sicurezza dei lavoratori da parte dei clienti». Marcato confida poi a margine una buona notizia: «Alcune imprese del Tavolo Moda si sono rese disponibili convertire parte delle loro linee per la produzione di mascherine, che come è noto sono diventate introvabili».
Questa mattina si terrà l’atteso Consiglio dei ministri con le già annunciate misure a sostegno di famiglie e imprese: dall’estensione della cassa integrazione al rinvio dell’Iva, passando per congedi parentali e voucher baby sitter. Il budget è di 25 miliardi, in questa prima fase se ne utilizzerà probabilmente la metà.