Davide Formolo torna a casa dopo la quarentena forzata Il ciclista era bloccato ad Abu Dhabi. «Giorni difficili»
Fine di un incubo. Dopo due settimane di quarantena in una camera d’albergo ad Abu Dhabi, Davide Formolo è finalmente tornato a casa. Anche la terza prova tampone di giovedì ha dato esito negativo: pertanto il campione d’Italia ha potuto fare i bagagli e volare alla volta di Nizza per raggiungere la sua residenza di Montecarlo dove ad abbracciarlo c’è la moglie Mirna. Si lascia alle spalle una brutta avventura. Come noto, «Roccia» stava in quarantena da due settimane, a seguito del provvedimento cautelativo preso dalla sua squadra, la UAE Emirates, dopo che alcuni membri dello staff e due corridori, il colombiano Fernando Gaviria e l’argentino Max Richeze, erano risultati positivi al coronavirus. Per loro, che fanno sapere di stare bene, la sosta forzata ovviamente si allunga. «Concluso il periodo di osservazione necessario per poter essere sicuri del non contagio, per quelli negativi e di manifestarsi per gli altri, garantendo così la salute delle persone care a casa, i compagni di squadra e l’intera comunità del ciclismo» ha annunciato sul proprio sito la UAE.
Un bel respiro di sollievo, lo tira il papà del campioncino di San Rocco di Valpolicella, Livio: «Davide è finalmente tornato a casa. Son stati però giorni difficili - racconta -. Giravano tante notizie, non capivamo come stessero le cose. Siamo riusciti a comunicare con lui solamente via Whatsapp e Instagram, ma mai al telefono; l’ultima volta, lo abbiamo sentito poco prima della sua partenza per gli Emirati. Per rassicurarci del suo stato di salute, ci ha mandato messaggi e filmati per mostrarci cha andava tutto bene».
Davide Formolo è rimasto due settimane chiuso nella sua stanza d’albergo, come conferma il signor Livio: «Non poteva uscire dalla stanza e nemmeno stare sul balcone; gli lasciavano cibo e biancheria davanti alla porta della camera. Lui per tenersi in forma si è allenato in bici sui rulli e ha fatto ginnastica. È stato un calvario, ma tutto sommato l’ha presa bene, anche perché Davide è un positivo di natura. Adesso che è tornato, ci sentiamo tutti molto sollevati. Mi dispiace per i suoi compagni risultati positivi al tampone, che son costretti a rimanere là, ma la salute viene prima di tutto».