Serit, il fatturato a oltre 40 milioni
(l.a.) Annata positiva, quella del 2019, per Serit, la società controllata di Amia che gestisce il trattamento dei rifiuti nei comuni della provincia. Il fatturato aziendale è salito a 40 milioni e 600 mila euro, con un incremento di quasi il 4% rispetto all’anno precedente. Il presidente, Massimo Mariotti, ha sottolineato come l’impianto di Cavaion per la selezione della plastica, abbia visto un netto «aumento dei quantitativi conferiti dal Comune di Verona ma ora anche da quelli di Boschi Sant’Anna, Cerro, Erbezzo e Grezzana». Serit si è aggiudicata lo scorso dicembre l’appalto per il servizio dei rifiuti urbani nei 58 Comuni del Bacino Verona Nord, presieduto da Gianluigi Mazzi, per dodici mesi ed eventuale proroga di altri sei.
L’assessore Ilaria Segala è preoccupata ma invita alla calma: «All’Urbanistica c’è già un nuovo dirigente, col quale stiamo facendo riunioni a getto continuo. Certo, nel settore dell’edilizia ci sono termini stretti di scadenza, e come se non bastasse c’è il personale in ferie per l’emergenza coronavirus. Proprio per questo è stato chiesto al governo un decreto che prolunghi quei termini, e la risposta potrebbe arrivare già nelle prossime ore».
Intanto il Pd afferma che a Palazzo Barbieri «mancano provvedimenti chiari sul cosiddetto “lavoro agile” da casa, su come devono essere trattate le ferie e su quali servizi debbano essere considerati essenziali». Secondo i dem « i dipendenti che dovrebbe essere favoriti in questo senso, come chi ha familiari da assistere o figli sotto ai 14 anni, faticano ad ottenere il via libera allo smart working perché gli uffici non sono organizzati a fornirli, e sono perciò costretti a ferie forzate” mentre “secondo i sindacati, in mancanza di migliori criteri, debbono essere considerati essenziali i servizi garantiti durante gli scioperi».