Serie B in stand by Prestiti e contratti i nodi da sciogliere
La Primavera dell’Hellas Verona resta al palo come la prima squadra e tutte le altre squadre del settore giovanile gialloblù.
Mille nodi. E se la stagione di B finisse qui? Il Chievo dovrebbe rinunciare all’idea di risalire in A: out anche in caso di promozioni sulla base della griglia attuale, visto l’ottavo posto in classifica, l’ultimo buono per i playoff. E se si ricominciasse? Posto che lo scenario va sbiadendo, ci sarebbe la questione dei contratti, essendo impensabile chiudere entro giugno: in scadenza, proprio il 30 giugno, ci vanno Cesar, Meggiorini, Frey, Renzetti, e la stessa data riguarda i prestiti, vedi Segre (Torino), Dickmann (Spal), Vignato (Bologna), Semper (Dinamo Zagabria), Esposito (Esposito), Ceter (Cagliari), con la domanda su quale club pagherebbe gli stipendi in caso di eventuale proroga. Visto lo scenario di pandemia, anche la B guarda alla Fifa, che potrebbe intervenire per tutti su mercato, ingaggi, proroghe. Proprio Gianni Infantino, numero uno Fifa, due giorni fa, si è sbottonato: «Diciamolo chiaramente: si giocherà quando si potrà farlo senza mettere a rischio la salute di nessuno». Intanto, dopo aver posto il 9 maggio come
deadline per ricominciare, la B ha chiesto ai suoi club, compreso il Chievo, di stimare i danni, sia che si riprenda sia che il torneo termini qui. Il tutto mentre il presidente di Lega, Balata, nel weekend, ha aperto una frattura con la Figc, dichiarando la necessità di un «ristoro economico connesso al danno subìto in queste settimane» tramite «la riconversione dell’accantonamento per rischi e oneri del budget federale». Risposta di Gravina, presidente Figc: «Richieste inopportune e inapplicabili». Nel frattempo, il Chievo guarda anche al piano tecnico e negli ultimi giorni è stato accostato a due prospetti: Brescianini, 20 anni, centrocampista del Milan, e Agoume, classe 2002, stesso ruolo, sponda Inter.