La modella che racconta su Fb l’incubo virus
Si chiama Melania Brighenti, lavora come modella, abita a Castel D’Azzano, è seguitissima sui social e ha raccontato ai 45mila follower su Instagram la sua odissea chiamata Covid 19.
Per lei, il giorno della liberazione è stato il 23 aprile, quando sul suo profilo Facebook ha potuto urlare al mondo di essere uscita dall’incubo Covid 19: «Grazie al cielo finalmente dopo 46 giorni sono Liberaaaaaaa ! È arrivato l’esito dell’ultimo tampone: negativo!!! Grazie a tutti, perché forse senza il vostro supporto sarebbe andata diversamente...».
Si chiama Melania Brighenti, lavora come modella, abita a Castel D’Azzano, è seguitissima sui social e in queste settimane ha raccontato ai 45mila followers su Instagram e oltre 1.700 su Facebook la sua odissea chiamata coronavirus. Ha descritto online giorno per giorno i sintomi del virus, l’isolamento in casa, la spesa che si faceva consegnare a domicilio, ma ha anche denunciato le difficoltà e i ritardi per essere «finalmente» sottoposta a un tampone. Tanto che il 25 marzo Melania ha gridato tutta la sua esasperazione postando un video: «È ora di parlarne un po’... cosa ne dite!!!?! Allibita ma ancora speranzosa! - esclamava la modella veronese - Non c’è da vergognarsi..Sono stata a contatto con più casi positivi, ma nessuno verifica se lo sono anch’io...Stanotte avevo affanno nel respirare e non ci dormo più la notte... Ma questi tamponi? Dove sono ?????? ».
L’altra sera, Melania lo ha detto chiaro e tondo anche in tv: «Senza quella mia denuncia sui social - ha dichiarato a Le Iene - non mi avrebbero fatto il test». Melania ne è quasi certa: il virus l’avrebbe colpita il 7 marzo, quand’era andata un giorno a Madonna di Campiglio. «Una volta tornata a casa - spiega - ho scoperto che un amico della comitiva era risultato positivo al Covid-19 e ho deciso di isolarmi in casa, a partire dall’8. Da quel giorno non sono mai uscita e non ho mai incontrato nessuno». Prima di essere sottoposta al tampone, però, ha dovuto attendere quasi tre settimane: «Ho chiamato i numeri verdi, quello nazionale poi quello della Regione Veneto e mi invitavano a rimanere in isolamento per 14 giorni. Nessun ente però mi ha chiamata per sapere come stavo». Allo scadere dei 14 giorni di quarantena Melania, che ufficialmente non avrebbe nulla, si preoccupa di poter essere pericolosa per gli altri: «Attraverso il mio medico di base, abbiamo provato ad aprire la segnalazione ma nulla da fare. Comunque per un mio senso di responsabilità, rimasi in casa». A quel punto, decide di usare l’arma della comunicazione: «Provai a fare un video per raccontare quello che mi stava succedendo». Il filmato di Melania fa il giro del web, tra Instagram e le ricondivisioni degli amici sugli altri social: «Guarda caso passano appena due giorni dal mio video di denuncia e il 27 marzo mi fanno fare il tampone: sono positiva al Covid-19». L’11 aprile la modella fa un secondo tampone, che rivela la sua negatività, confermata per l’ultima volta dopo un’altra settimana. La sua vita ora è ripartita, ma le perplessità le sono rimaste: «Posso dire che sicuramente sono stata malata dal 7 al 27, ma trovo assurdo che allo scadere dei 14 giorni dal contagio nessuno si sia preoccupato di verificare con un tampone se fossi un pericolo per gli altri, avendo avuto contatti con un malato».