Zaia: «Banca del sangue dei malati Covid guariti» Curati i primi 12 pazienti
Terapia sperimentale all’ospedale di Padova Sono immuni il 4% dei sanitari e il 2% dei veneti Tamponi, possono prescriverli pure i medici di base
al momento in cui questa terapia non sarà più sperimentale ma validata».
I potenziali donatori sono 3.600, ovvero i veneti contagiati dal Covid-19 e ricoverati, che ora stanno bene. Nel momento in cui decidessero di dare il loro sangue saranno sottoposti non a tradizionale prelievo bensì a plasmaferesi, trattamento che separa i globuli rossi dal plasma ed è in grado di «purificarlo» da componenti nocive, salvando quelle da trasfondere poi agli infetti, anticorpi in testa. E così si risponde anche a chi, come la scienziata Ilaria Capua, ha avanzato dubbi sull’utilizzo del siero iperimmune perché «la trasfusione di materiale biologico è sempre un po’ a rischio». «La plasmaferesi esiste da 30 anni, noi in Veneto ne facciamo 50 mila all’anno ai cronici — ricorda Zaia —. Se i miei clinici dicono che i pazienti migliorano con questa terapia io ho l’obbligo morale di andare fino in fondo. Cosa sarebbe avvenuto se avessimo ascoltato le indicazioni sui farmaci sperimentali di certi scienziati, che bollavano il Covid come semplice influenza? Per fortuna non li abbiamo ascoltati. Io mi fido di più di chi ha il paziente accanto e lo sta curando».
Una di questi clinici, è la dottoressa Giustina De Silvestro, responsabile del Centro trasfusionale dell’Azienda ospedaliera di Padova, che ora condurrà uno studio multicentrico sulla sperimentazione. E sui pazienti trattati aveva anticipato: «Stanno rispondendo bene al trattamento, sono tutti in una fase impegnativa della malattia ma dopo le prime infusioni risultano in miglioramento. E infatti i colleghi che li seguono continuano a richiedere sacche di sangue, perché il plasma dei guariti aiuta i nuovi malati a contrastare il coronavirus con il proprio sistema immunitario, al quale noi forniamo una quota aggiuntiva di anticorpi che da solo non è in grado di produrre in numero