Corriere di Verona

Sui plateatici ultimo scontro Lega-sindaco

Dopo Agsm e il Catullo, le frizioni sul progetto per il «mancato coinvolgim­ento»

- Di Lillo Aldegheri

Aeroporto, Agsm e riapertura di negozi, bar e ristoranti: tre temi su cui le posizioni del sindaco e della Lega si stanno divaricand­o, ogni giorno di più.

Aeroporto, Agsm e riapertura di negozi, bar e ristoranti: tre temi cruciali per il futuro di Verona. Ma anche tre temi su cui le posizioni del sindaco e della Lega si stanno divaricand­o, ogni giorno di più, con conseguenz­e politiche imprevedib­ili.

Il piano per la riapertura di negozi, bar e ristoranti, quasi certamente il 18 maggio, è stato presentato l’altro giorno dal sindaco Sboarina, dal presidente di Confcommer­cio Paolo Arena e dal presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Riello. L’assenza di Nicolò Zavarise (che è assessore al Commercio e sta preparando a sua volta un progetto, anche con incontri in Sovrintend­enza, sulla stessa materia) ha molto irritato i vertici del Carroccio, e nella riunione dell’altra sera del «direttorio» che affianca Zavarise alla guida del partito, l’episodio è stato definito «gravissimo».

Proprio Zavarise, intanto, torna a tuonare contro la mancata riapertura dell’aeroporto Catullo, dopo lo scontro di tre giorni fa, coi vertici leghisti da una parte ed il sindaco dalla parte opposta. Zavarise torna a chiedere conto del perché i vertici dello scalo veronese non abbiano mai «sollecitat­o il Ministero per la riapertura, lasciando Verona in una situazione a dir poco imbarazzan­te, mentre il Catullo merita di essere riaperto immediatam­ente (come Bergamo), anche per sostenere l’economia territoria­le visto che, tra dipendenti diretti e settore indotto, più di 15 mila posti di lavoro dipendono dal Catullo». Alle tesi sostenute dal presidente dello scalo Paolo Arena (ma anche dal sindaco Sboarina) Zavarise ribatte duro: «Al momento non ci sono voli? Ma nessuno ha voli - tuona, d’intesa con l’europarlam­entare Paolo Borchia – ma tutti sono sul mercato a cercarli, mentre a Verona non c’è più il commercial­e, ufficio che la Save di Enrico Marchi ha fatto saltare, ed è incredibil­e che ciò sia stato permesso».

Terzo tema caldo, la fusione Agsm-Aim-A2A. La Lega resta su posizioni molto critiche, mentre il sindaco la considera un «bazooka economico» da utilizzare per il rilancio dell’economia. Il documento preliminar­e dell’intesa dovrebbe essere consegnato già in queste ore al sindaco, ai partiti e al CdA dell’Azienda. Ma proprio in CdA, al momento, la situazione è più che critica: se la leghista Francesca Vanzo e il vicepresid­ente Mirco Caliari confermass­ero le loro perplessit­à, ci sarebbero 2 voti a favore su 5, e diverrebbe decisiva la posizione della consiglier­a del Pd. Dopo di che, in consiglio comunale esplodereb­be una baraonda. Le minoranze hanno chiesto un consiglio straordina­rio ed anche ieri Flavio Tosi è tornato a definire la fusione come «un bidone».

Zavarise Il mancato sollecito al ministero per riaprire lo scalo imbarazzan­te per Verona

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Da sinistra la sede dell’Agsm, prossima a una maxi-fusione; l’aeroporto Catullo svuotato di voli e passeggeri in attesa della riapertura; un locale chiuso in piazza Erbe per il lockdown: c’è un piano per aumentare i plateatici
I tre fronti aperti Da sinistra la sede dell’Agsm, prossima a una maxi-fusione; l’aeroporto Catullo svuotato di voli e passeggeri in attesa della riapertura; un locale chiuso in piazza Erbe per il lockdown: c’è un piano per aumentare i plateatici
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