Corriere di Verona

Nelle case di riposo azzerati i focolai e malati meno gravi

- D.O.

È qualcosa che va detta con cautela, quasi con un pizzico di scaramanzi­a. L’emergenza Covid 19 sta cessando anche sull’ultimo fronte, quello più delicato, quello che ha registrato più vittime e più focolai: quello delle case di riposo. Lo testimonia­no gli ultimi dati che arrivano dai test che, proprio nelle strutture, non sono mai cessati.

L’Usl ha annunciato di stare completand­o, in questi giorni, il terzo ciclo di tamponi e test sierologic­o. «Questo significa – spiega il direttore generale Pietro Girardi – che tutti gli ospiti sono stati sottoposti almeno una volta ai test, nelle strutture dove si sono registrate positività siamo arrivati a tre verifiche».

Insomma, anche se non c’è la certezza matematica che non sia stato raschiato fino in fondo il possibile «serbatoio» delle positività, c’è la concreta speranza che, continuand­o con l’isolamento delle strutture si arrivi presto ai contagi zero.

Purtroppo continuano le vittime, una decina negli ultimi due giorni, anche se, in molti casi si tratta di persone che si sono ammalate settimane fa.

«Negli ultimi giorni – assicura Girardi – non sono stati riscontrat­i nuovi focolai: gli ultimi dati parlano di seicento positivi su 5.500 ospiti e 377 positivi sulle oltre cinquemila persone che lavorano nelle Rsa della provincia».

L’ultimo in ordine di tempo, tra quelli di una certa gravità, è dunque quello emerso a San Bonifacio, nella casa di riposo Don Bortolo Mussolin, con oltre cento ospiti positivi. La seconda buona notizia riguarda lo stato di salute degli ultimi contagiati. «Notiamo che, anche a una certa età – afferma Gabriele La Rosa, responsabi­le delle Cure

Primarie dell’Usl – i sintomi nei nuovi casi sono più leggeri. Spesso avviene anche la negativizz­azione (cioè la guarigione, con tampone negativo, ndr) durante i ricoveri in terapia intensiva».

Segno che il virus sta «perdendo forza», come segnalano anche altri specialist­i? Potrebbe essere un indizio. La Rosa è anche il medico che ha seguito il fronte case di riposo su esplicito mandato dell’azienda sanitaria. «Abbiamo effettuato oltre 400 accessi negli ultimi due mesi», è il bilancio della task force da lui capeggiata. Guardando alla progressiv­a riapertura delle strutture sanitarie, l’Usl annuncia per il 18 maggio la riapertura dei centri diurni per quanti hanno disabilità. La stessa data potrebbe portare novità per quanto riguarda i servizi ospedalier­i.

Attesa, in particolar­e, la riattivazi­one di alcuni servizi all’ospedale Magalini di Villafranc­a, come l’ostetricia e la ginecologi­a, dopo la riapertura del punto nascite.

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San Bonifacio Nella casa di riposo Mussolin l’ultimo focolaio emerso

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