Pony express rapinato e picchiato: arrestate due donne
Quando i carabinieri sono giunti sul posto, vicino al piazzale della stazione di Porta Nuova, il pony express aveva i pantaloni intrisi di sangue, escoriazioni alla mano sinistra e la manica sinistra del giubbotto completamente strappata: «Stavo facendo il solito giro delle consegne, mi trovavo qui durante una pausa in attesa del prossimo ordine, mi hanno picchiato per rapinarmi del telefonino», ha denunciato il fattorino, di origini afghane. Nel frattempo, i militari erano riusciti ad acciuffare tre ragazzi veronesi che tentavano di dileguarsi. Due sono donne e una di loro ha dichiarato ai carabinieri di essere stata molestata dal pony express ma in realtà, per l’accusa, sarebbe stata proprio lei a rubare il cellulare all’afghano. Con il coordinamento del pm Carlo Boranga, i militari hanno quindi posto ai domiciliari i tre presunti aggressori: le due donne, di 23 e 26 anni, e un loro amico 38enne per rapina e lesioni. Accuse di cui ieri dovevano rispondere davanti al gip Luciano Gorra, difesi dai legali Alessandro Avanzi, Massimiliano Soffiati e Cristiano Pippa. I fatti sono avvenuti alle 21.30 di giovedì a due passi dal Tempio Votivo. Stando alle tesi difensive, una delle due donne sarebbe stata palpeggiata al seno dal pony express mentre, a detta di quest’ultimo, i tre lo avrebbero aggredito, sferrandogli una bottigliata alla testa, per rubargli il telefonino. Accertato che il cellulare trovato in mano a una delle due donne era proprio quello del fattorino (che ha 32 anni, è regolare e incensurato), lui che è stato soccorso dal personale medico di Borgo Trento con 4 giorni di prognosi, mentre i tre sono finiti ai domiciliari.
Dal gip Ieri i tre giovani veronesi sono rimasti ai domiciliari