Via libera a riaprire tende e ombrelloni per attirare clienti
Lunedì si riparte ma cresce la tensione per il mancato arrivo da Roma delle indicazioni sul «come» far ripartire bar, ristoranti e negozi. Per Verona, da ieri sera è intanto arrivato il via libera alla riapertura di ombrelloni e tende all’esterno dei locali che già fanno servizio «da asporto». Un modo – ha spiegato l’assessore al Commercio, Nicolò Zavarise – per cercare di attrarre un maggior numero di clienti. Gli esercizi già in attività che siano già titolari di concessioni per l’occupazione del suolo pubblico, posso riaprire appunto tende ed ombrelloni. Bar e locali potranno poi stabilire liberamente quando utilizzare il proprio plateatico, comunicandolo entro 5 giorni dalla sua installazione, e la tassa di occupazione del suolo pubblico verrà conteggiata solo per il periodo di utilizzo effettivo. Fino ad oggi, invece, era sempre stata prevista una data uguale per tutti (dal primo aprile al 10 novembre). Il sindaco Federico Sboarina ha intanto protestato duramente per il mancato arrivo di aiuti governativi e le mancate risposte alla richiesta d’incontro inviata al premier Giuseppe Conte da parte dei sindaci dei 7 capoluoghi veneti. «Siamo pronti ad andare a Roma, anche senza invito – ha tuonato Sboarina – perché se il governo non interviene nessun Comune d’Italia ha futuro, ed è inaccettabile che sembrino essere spariti i 3 miliardi che avevano già promesso». L’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco ha prorogato al 15 giugno il termine per utilizzare i buoni spesa e l’assessore Segala ha annunciato una sburocratizzazione in campo edilizio per incentivare l’avvio dei cantieri dei progetti varati grazie alla Variante Urbanistica 23.