Altri 7 decessi e 3 contagi I sindaci chiedono le cifre sui tamponi
(d.o.)«Quali sono i numeri dei tamponi effettuati in provincia di Verona?” A chiederlo, al presidente della Regione, Luca Zaia, ma anche al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, 24 sindaci della provincia. Gran parte dei firmatari, sono esponenti di liste civiche vicine al centrosinistra: si va dal sindaco di Belfiore, Alessio Albertini, anche consigliere provinciale in quota Partito democratico, a Davide Bendinelli di Garda, ora in Italia Viva, passando per centro come San Bonifacio e Bussolengo, ma anche Villa Bartolomea, dove c’è stato uno dei peggiori focolai del Veneto nella locale casa di riposo. E i primi cittadini sono del resto preoccupati soprattutto dal fatto che «la riapertura sia accompagnata da un’effettiva tutela sanitaria», soprattutto per quanto riguarda le Rsa. «Se esistono dati ufficiali dei tamponi eseguiti provincia per provincia – riassume Albertini – saremo ben lieti di conoscerli, poiché le parole d’ordine della Fase 2 ‘testare, tracciare, isolare’devono essere garantite anche a Verona». I sindaci chiedono anche chiarimenti sulla mancata apertura delle strutture di Zevio e Isola della Scala, riadattate in tempi record dalla Protezione Civile e poi rimaste chiuse.Sempre i primi cittadini, rilevano come «il numero dei contagi e dei decessi» sia in provincia «quasi il doppio rispetto al resto del Veneto». E, in effetti, stando ai bollettini quotidiani dell’Azienda Zero, ieri il territorio di Verona è arrivato a contare 488 decessi, distanziandosi ulteriormente dalle altre province più colpite, quelle di Treviso (286 morti) e di Vicenza (285). C’è da dire che, soprattutto nel corso dell’ultima settimana, l’andamento giornaliero dei nuovi contagi di Verona si è riallineato al resto del Veneto: ieri si sono contati solamente tre nuovi casi. Quanto ai decessi, sono stati sette in un giorno: stanno calando sempre più negli ospedali (due ieri, uno a Villafranca e uno a San Bonifacio), mentre restano rilevanti sul fronte degli ospiti delle Rsa. Pochi i casi gravi: nelle terapie intensive degli ospedali della provincia sono rimasti nove pazienti.Intanto prosegue la campagna dei test sierologici nelle forze dell’ordine. A portarla avanti anche i volontari della Croce Rossa assieme al personale sanitario dei Terzo Stormo di Villafranca che nell’ultima settimana ha somministrato 500 test a vigili del fuoco e al personale della Guardia di Finanza.