Corriere di Verona

Verona piange Bosso. Gasdia: «Coraggio infinito»

Il legame con Verona del pianista e direttore d’orchestra: il ricordo di Gasdia. L’esibizione alla Fenice

- Peluso, Verni

Il pianista, compositor­e e direttore d’orchestra Ezio Bosso aveva promesso che sarebbe tornato all’Arena di Verona. Lo aveva dichiarato lo scorso 11 agosto dopo aver diretto i Carmina Burana davanti a un’orchestra formata da 320 elementi (tra musicisti e coristi) e di fronte a un pubblico di oltre 13mila spettatori, a cui aveva regalato il bis di O Fortuna.

Una consuetudi­ne per quello spartito, ma non per lui, che soffriva a ogni movimento, per colpa di una malattia neurodegen­erativa che ieri non gli ha lasciato scampo. Si è spento a 48 anni, senza poter mantenere quella promessa. Eppure era a un passo dal farlo, perché sarebbe stato sul podio il prossimo 23 agosto per la IX Sinfonia di Beethoven. Avrebbe mantenuto la parola nonostante la chiusura dei teatri e lo slittament­o della stagione al 2021, perché aveva anche accettato di partecipar­e al progetto speciale «Nel cuore della Musica» (sostitutiv­o del cartellone 2020). «“Sarò sempre al tuo fianco”: con queste parole piene di forza e di amicizia mi ha salutato Ezio nell’ultima videochiam­ata di due giorni fa – racconta Cecilia Gasdia, sovrintend­ente e direttore artistico della Fondazione Arena -. Lo so Ezio, me lo ripetevi continuame­nte... come mi dicevi sempre che avresti voluto trasferirt­i a Verona, città che amavi e dove in tantissimi ti vogliamo bene. A te, anima bella, che ci hai rapito con la tua intelligen­za, la tua dolcezza, la tua lucidità, il tuo candore, il tuo coraggio infinito. Amico mio, mi lasci in un oceano di dolore ma sei qui con me, al mio fianco». Un cordoglio espresso anche dal sindaco Sboarina, presidente della fondazione, che ha messo sul sito del Comune il video del concerto in Arena: «Ezio Bosso era una di quelle rarissime persone di cui si percepisce la grandiosit­à unita a un’autentica semplicità. L’ho conosciuto in Arena, e in Arena sarebbe tornato presto: una perdita che mi rende davvero triste. Non lo dimentiche­remo».

Prima dell’esibizione veronese, un altro grande traguardo tagliato da Bosso era stato il concerto del 17 ottobre 2016 al teatro La Fenice, diventato poi il disco «The Venice concert». Il compositor­e aveva diretto l’Orchestra Filarmonic­a della Fenice su musiche di Bach, Mendelssoh­n e dello stesso Bosso. Assecondan­do il suo manifesto «la musica si fa insieme», il compositor­e torinese nei giorni prima dello spettacolo si era messo a disposizio­ne del pubblico permettend­o l’accesso non solo alla prova generale (dando la precedenza alle scolaresch­e) ma anche alle tre prove antecedent­i e a uno «studio aperto». Sempre nel 2016, anno dell’esibizione a Sanremo e della maggior notorietà, aveva suonato il suo «The 12th Room» il 16 aprile al teatro Ristori di Verona, il 22 aprile al Toniolo di Mestre, il 29 aprile all’Astra di Schio, a Vicenza, e, in estate, il 22 giugno al Romano di Verona e il 6 luglio a villa Pisani di Stra, a Venezia.

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Sul podio Ezio Bosso durante l’esecuzione dei «Carmina Burana» a Verona

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