Levorato, sprint per il lockdown: «Mi sono goduta la mia famiglia»
Sarà in burnout la mamma-atleta per i tre figli (due gemelli di 5 anni e una ragazzina di 12) accollati per tre mesi con il lockdown? Nemmeno per idea: all’altro lato della cornetta c’è la voce allegra di Manuela Levorato, veneziana d’origine e padovana di adozione, velocista di atletica leggera, che si lancia in una profonda risata e dice: «Ma no, è andato tutto meravigliosamente».
Manuela dove nasconde la bacchetta magica?
«Nessuna bacchetta, siamo solo molto fortunati, ci siamo chiusi in casa e ci siamo goduti la famiglia».
Lo sa che da oggi in poi le altre mamme la osserveranno come un’aliena?
«Ma non vivo in una bolla! Sono in contatto con le altre mamme, molte di loro sono state prosciugate da questo periodo, ripeto che noi siamo fortunati perché abbiamo continuato a lavorare da casa e godiamo di una serenità che in questo momento è merce rara. Siamo riusciti a fare un po’ di lezioni di inglese ai piccoli che non vanno ancora a scuola, la grande se la sta cavando bene con la didattica a distanza e io sono riuscita anche a fare un po’ di ginnastica».
Non ha preso nemmeno un chilo?
«Purtroppo sono ingrassata lo stesso, accidenti…».
Beh meno male...
«(Ride) La prego non mi faccia odiare dai lettori! Abbiamo solo cercato di prendere il buono di quello che ci è stato imposto. Prima facevo una vita frenetica, passavo metà del mio tempo in auto per i figli. E questo è un aspetto della mia ”normalità precedente” che non mi manca affatto, ho tra i buoni propositi quello di cercare di protrarre più a lungo possibile la calma guadagnata, ma in men che non si dica saremo tutti di nuovo nella mischia, questo momento di calma mi mancherà molto».