Corriere di Verona

Pochi fondi da Roma l’ira del sindaco

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(l.a.) Nuova dura protesta del sindaco, Federico Sboarina, contro i mancati finanziame­nti governativ­i per l’emergenza Coronaviru­s. Sboarina, affiancato dall’assessore al Bilancio, Francesca Toffali, ha confermato che a Verona arriverann­o 5 milioni e 260mila euro, a fronte di un deficit di bilancio che, a causa dell’emergenza, è arrivato ad oltre 51 milioni. «Il nostro Comune – ha detto Sboarina – ha fatto, in confronto, molto di più, con le ordinanze che abbiamo cominciato ad emettere sin dall’inizio di marzo». Toffali ha fatto alcuni esempi: «Per i mancati introiti della tassa di soggiorno perderemo 5 milioni, ma ce ne vengono offerti solo 833mila; per l’esenzione dei plateatici perderemo 1 milione e non ci sarà rimborsato nulla; e rinegozian­do i mutui, alla fine guadagnere­mo in 24 anni…mille euro». Critiche peraltro dalle opposizion­i: secondo Michele Bertucco (Sinistra in Comune) «Come per Verona non è semplice trovare i 50 milioni necessari a riportare in equilibrio il bilancio, (benché ne siano già stati messi 30 milioni dall’anticipo di tesoreria), così a Roma non è stato semplice mettere sul piatto 55 miliardi, e la pretesa che lo Stato ristori tutti e subito i danni causati dall’epidemia, rischia di apparire eccessiva» .E secondo Flavio Tosi «Sboarina ha 35 milioni di avanzo nel bilancio, più i 10 milioni per la spesa corrente dei 20 ricavati dalla vendita delle quote A4 e potrebbe utilizzarn­e almeno una ventina per le esigenze dell’economia veronese».

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