Corriere di Verona

Serie B, avanti con le sedute individual­i E per il Chievo solo sgambate a Veronello

Dopo l’assemblea di B in sospeso molti aspetti, tra cui una data per il campionato

- Matteo Sorio

Una lunga assemblea. Durante cui anche il Chievo si è espresso a favore di una vera ripresa degli allenament­i di squadra soltanto dieci giorni dopo l’arrivo, sul tavolo dei club, di un protocollo di sicurezza aggiornato e più ammorbidit­o.

Per ora, dunque, sebbene da lunedì ci sia l’ok del governo alle sedute collettive, non si va oltre la possibilit­à degli allenament­i individual­i facoltativ­i a Veronello: i giocatori a correre sul campo, da soli e separati, senza lo staff a seguirli, come stanno facendo da giorni Giaccherin­i e Leverbe, cui si sono aggiunti Djordjevic e Garritano. Tra le ipotesi, volendo sfruttare la finestra che si apre dopodomani, quella di allenament­i a piccoli gruppi, ma per ora si tratta solo di uno scenario in via di valutazion­e. Compatti, i club cadetti, nel chiedere modifiche al protocollo proposto dalla Figc: niente ritiro di due settimane, ad esempio, o quarantena solo per il giocatore che dovesse risultare positivo ai test del Covid19 e non per l’intera squadra. A frenare le società, specie quelle che a differenza del Chievo non dispongono di un centro sportivo come quello di Veronello, sono la miriade di regole stringenti e l’effetto su costi e fattibilit­à reale. Durante l’assemblea di ieri è emerso poi un ulteriore punto che, anche nel caso clivense, scotta. Non è stato ancora previsto nulla, infatti, in caso di ripresa del campionato, su prestiti e contratti in scadenza a giugno: serve una norma che permetta proroghe e contrattua­lizzazioni brevi.

In caso contrario, ci si dovrebbe accordare in fretta e furia per un altro anno, con i giocatori che rientrano nelle casistiche, e va ricordato che il Chievo vedrà scadere il 30 giugno i prestiti di Segre, Dickmann, Vignato, Semper, Esposito, Ceter, oltre agli accordi con Cesar, Meggiorini, Frey, Renzetti, parliamo di almeno sei o sette titolari. In caso di ritorno a giocare, comunque, la B ha chiesto tre mesi di tempo fra la ripresa degli allenament­i di squadra e la fine del campionato: si vuole sfruttare la possibilit­à di sconfinare oltre agosto, chance preclusa alla serie A. Sulla formula di un’ipotetica stagione da chiudere, tuttavia, nessun aggiorname­nto: sarebbero ancora dieci le partite da giocare, col Chievo ottavo e dentro l’ipotetico club dei playoff. Va considerat­o che i giocatori vengono da uno stop, di fatto, ancora più lungo di quello estivo: non basterebbe­ro certo due settimane di preparazio­ne per potersi dire davvero pronti a riprendere, specie in un orizzonte di calendario stile basket Nba con tre partite a settimana. Resta insomma in totale standby, la B. La volontà di ripartire ci sarebbe pure ma poi arriva la realtà. E quella è zeppa di scogli.

Sotto la lente

Oltre alle normative del protocollo sanitario ci sono le questioni su prestiti e contratti

 ??  ?? Chievo L’ultima partita giocata resta quella in marzo contro il Cosenza
Chievo L’ultima partita giocata resta quella in marzo contro il Cosenza

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy