Assindustria, via alle elezioni Nuovo presidente a novembre
Il consiglio generale avvia il percorso e gli incontri zonali. Saggi al lavoro a fine agosto
Assindustria venetocentro, parte la corsa per la presidenza. Il via ufficiale al percorso che condurrà alla scelta del primo leader eletto della Confindustria di Treviso e Padova è stato dato lunedì, nel consiglio generale tenutosi in teleconferenza, soluzione ormai sdoganata con l’elezione del leader nazionale Carlo Bonomi, che vivrà così anche l’assemblea d’insediamento del 20 maggio.
Il consiglio in Assindustria è stato il primo dopo la nomina della leader Maria Cristina Piovesana tra i vicepresidenti nella squadra di Bonomi; Piovesana che ha ringraziato in consiglio per l’appoggio, sostenendo come abbia pagato l’appoggio a Bonomi fin dall’inizio. E il successo a Roma ha definitivamente archiviato l’idea della proroga per un anno degli attuali organi, per chiudere la fusione con Venezia-Rovigo. Si torna così sulla via prevista dell’elezione del primo presidente, con il tandem tra Piovesana e il vice vicario Massimo Finco che accompagnerà Assindustria fino all’autunno. In un clima tornato disteso, dopo l’opposizione registrata nei mesi scorsi a Padova sui piani di proroga.
D’altra parte la stessa crisi da coronavirus, con lo spostamento in autunno delle scadenze, invece di tradursi in un periodo favorevole a far avanzare i piani con Venezia, ha spostato tutte le forze sulle priorità dettate dall’emergenza, a iniziare dall’assistenza alle aziende. Rendendo evidente che non si sarebbe potuto chiudere il percorso di fusione nel giro di un anno.
Toccherà così al nuovo presidente riannodare i fili della trattativa. Facendo leva su un allineamento rodato tra Treviso-Padova e Rovigo-Venezia, allargato a Belluno, come ha mostrato l’appoggio a Bonomi e lo stesso sostegno alla vicepresidenza per Piovesana, nel momento in cui era parsa in pericolo, pochi giorni prima dell’annuncio della squadra, dopo l’indicazione della vicentina Barbara Beltrame, si dice spinta da Emma Marcegaglia. Pur se la ripresa delle trattative dovrà fare i conti con la complicazione sui tempi sempre più stretti, indotti dal rinnovo dei vertici di Confindustria Venezia-Rovigo, l’anno prossimo. Che potrebbe mettere in ulteriore stand-by il progetto.
Intanto, in Assindustria, l’attenzione si sposta in casa. Il calendario verso la presidenza smarcato lunedì prevede come prima iniziativa gli incontri zonali, già visti anche per la fusione di due anni fa. Utili a tastare il polso, a far emergere i problemi e il tema dell’assemblea; e magari anche le prime candidature. Su questo fronte le audizioni dei «Saggi» (i trevigiani Fiorenzo Corazza, Katia Da Ros ed Elisa Gera e i padovani Gianni
Marcato e Gianni Potti) inizieranno a fine agosto e andranno avanti a settembre. L’obiettivo sarà di portare al consiglio generale il nome del candidato alla presidenza a inizio ottobre, per giungere all’assemblea di designazione tra fine ottobre e inizio novembre.
Lo schema di ricerca del candidato riparte dall’accordo non scritto alla base di Assindustria che il primo presidente eletto sarebbe venuto da Padova. E almeno il giro di partenza, nel tentativo di definire una candidatura unitaria, partirà dal tentativo di far emergere un nome forte da Padova. A disposizione ci sono ancora tre mesi. Ma al via, i nomi che ritornano sono quelli degli attuali vicepresidenti Leopoldo Destro, spinto in particolare da Finco, che l’ha voluto come vice e membro del consiglio generale di Confindustria nazionale, dopo la nomina di Enrico Carraro alla presidenza regionale, e di Mario Ravagnan, che gradirebbe però una chiamata in campo corale. Altro nome che potrebbe entrare in gioco è quello dell’altro vicepresidente Enrico Del Sole, socio del colosso informatico Corvallis. Mentre qualcuno pronuncia ancora quello di Federico de’ Stefani, nonostante il presidente di Sit abbia già decisamente smentito nei mesi scorsi simili rumors.