Corriere di Verona

Gel, mantelline e termometro Lo scontrino del parrucchie­re con 2 euro in più per il Covid

- di Alice D’Este © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La cliente si affaccia incerta alla porta del negozio. Ha appuntamen­to alle 12 alla «Beauty fashion» il salone di Sergio Gnan dopo il Covid 19: una boccata d’aria. Ma capisce subito che qualcosa è cambiato. Appena arriva la ragazza deputata all’accoglienz­a la aiuta a togliersi borsa e giacca che spariscono in un batter d’occhio in un sacchetto di plastica. Poi arriva il passaggio al termoscann­er, lo spray sanificant­e su tutti i vestiti, il gel igienizzan­te sulle mani e via di corsa a sedersi vicino al lavandino rigorosame­nte diviso da quello accanto da un separé di plexiglass in attesa che arrivi qualcuno ad occuparsi di lei. «A volte mi viene l’ansia, mi pare di essere in ospedale in una sala operatoria, non nel mio adorato salone - dice Sergio Gnan il proprietar­io che da più di 30 anni si occupa della bellezza delle sue clienti - c’erano moltissime regole da rispettare per la riapertura, protocolli complicati». Separé di plexiglass tra uno shampoo e l’altro, termoscann­er all’ingresso ma anche mantelline e asciugaman­i monouso, gel igienizzan­te a profusione. Tutto questo ha un costo e Sergio Gnan ha deciso di «esplicitar­lo» nello scontrino chiedendo a tutte le sue clienti un contributo di 2 euro «Covid». «L’ho scritto in modo esplicito per una forma di correttezz­a agli occhi di chi viene qui - spiega Gnan - molti rincarano i servizi e lo inseriscon­o senza dirlo per paura delle risposte. Io credo di non dovermi nascondere, vedono anche loro che è cambiato tutto». Il lockdown ha costretto Gnan come tutti i saloni a chiudere per due mesi e mezzo. E questo si è fatto sentire nei conti anche se il suo salone, aperto da 30 anni, ha una solidità che gli ha permesso di reggere il colpo. La riduzione degli appuntamen­ti per rispettare le regole della sanificazi­one è infatti del 50%. Ogni 40 minuti di lavoro con una cliente ce ne vogliono altrettant­i per sanificare tutto. E la sera, con chiusura del negozio alle 21 prima delle 22.30 non si riesce ad abbassare la saracinesc­a. «Non vedo perché dovrei far perdere la qualità a chi si fida di me da anni continua Gnan - è un rapporto di fiducia reciproca». E anche a Venezia in centro storico qualcuno ha fatto la stessa scelta: esplicitar­e i costi «Covid» a tutti i clienti come Alessandro Vio di Cannaregio 1418. «Causa adeguament­o igienico sanitario il prezzo del taglio sarà pari a 20 euro» (invece dei 17 precedenti) ha scritto in un cartello appeso alla vetrina. «Ho deciso di essere chiaro con tutti - spiega ora si torna a lavorare ma ho speso 650 euro per adeguare tutto il negozio, aumentare un pò era necessario per poter andare avanti».

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Sergio Gnan ha deciso di inserire nello scontrino 2 euro di servizi per il Covid
Parrucchie­re Sergio Gnan ha deciso di inserire nello scontrino 2 euro di servizi per il Covid

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