Corriere di Verona

Aprono Cer e nidi estivi le nuove regole per i bimbi

- Aldegheri, Peluso

I Centri Estivi per i bimbi veronesi saranno attivi regolarmen­te anche quest’anno, già 900 le iscrizioni. L’assessore Stefano Bertacco ha spiegato che i Centri Estivi Ricreativi, come ogni anno, accogliera­nno i bambini e i ragazzi, anche con disabilità, delle scuole dell’infanzia e delle primarie e secondarie. Il servizio Estate Nido, invece, si occuperà dei più piccoli, da 0 3 anni. Attivi anche i Centri diurni per bambini e adolescent­i, tra 6 e 16 anni.

(l.a.) I Centri Estivi per i bimbi veronesi saranno attivi regolarmen­te anche quest’anno, già 900 le iscrizioni. Tornano intanto gli inviti ad evitare i rischi di assembrame­nti da movida, e arrivano dati preoccupan­ti sul fronte economico. Nell’incontro stampa quotidiano, affiancand­o il sindaco Federico Sboarina, l’assessore Stefano Bertacco ha spiegato che i Centri Estivi Ricreativi, come ogni anno, accogliera­nno i bambini e i ragazzi, anche con disabilità, delle scuole dell’infanzia e delle primarie e secondarie. Il servizio Estate Nido, invece, si occuperà dei più piccoli, da 0 3 anni. Attivi anche i Centri diurni per bambini e adolescent­i, tra 6 e 16 anni, in situazione di difficoltà nel loro percorso di crescita. .Dai primi di luglio fino a metà agosto, inoltre, tornano i lavori di pubblica utilità per ragazzi dai 14 ai 19 anni che s’impegneran­no nella pulizia di giardini e piazze, nel supporto ad anziani nella cura degli orti e, ancora, nella manutenzio­ne di scuole ed edifici comunali. Da lunedì prossimo, infine, riprende l’animazione per bambini nei parchi attrezzati Raggio di Sole, Arsenale e Valdonega, mentre già oggi riaprono i primi 19 parchi-giochi. «Secondo i dati della Camera di Commercio, - ha spiegato Sboarina - circa il 30% dei dipendenti ha già consumato quasi tutte le ferie e anche per questo, il Comune si è impegnato a garantire il regolare svolgiment­o delle attività dei Centri estivi». Per il primo weekend dopo la riapertura di bar, ristoranti e negozi, il sindaco ha poi riparlato del rischio assembrame­nti fuori dai locali, annunciand­o l’arrivo a Verona di altri 27 militari per i controlli. «Oggi la parola d’ordine è quella di…sparpaglia­rsi – ha detto il sindaco - perché Verona è grande e ci permette di farlo. In altre città i sindaci sono stati costretti a nuove limitazion­i, ma io non voglio arrivarci».

Cattive notizie, infine, per la nostra economia. Il Prefetto ha incontrato in videoconfe­renza le categorie economiche, Abi e Banca d’Italia, i rappresent­anti dei sindacati, l’Inps e il mondo scolastico. E i dati forniti parlano da soli. L’Inps di Verona ha raccolto più di 15 mila domande tra cassa Covid, richieste provenient­i dalla regione e integrazio­ne salariale. La Banca d’Italia ha fatto presente che a livello nazionale sono state 2,6 milioni le domande di moratoria dei prestiti, delle quali 1,2 milioni chieste da famiglie per mutui sulla casa. E l’Abi ha rilevato che in Veneto le domande di finanziame­nto hanno superato quota 5 mila per un totale di 109 milioni di euro.

15 miila Le domande di cassa integrazio­ne Covid raccolte a Verona dall’Inps

Tempo libero

Oggi riaprono anche i parchi giochi. Sboarina, nuovo appello anti-movida: «Sparpaglia­moci, ma no a nuove limitazion­i»

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