Il grido di dolore del mondo dello spettacolo «Abbandonati e invisibili»
«Quanti di voi hanno preso i 600 euro?». Ad alzare la mano sono in pochi, circa un terzo dei presenti. «Abbandonati, invisibili», così si sentono attori e organizzatori di eventi, i lavoratori del mondo dello spettacolo che hanno protestato, ieri mattina, davanti alla sede dell’Inps di via Battisti. Il mancato arrivo del bonus riservato ai lavoratori autonomi è solo una delle ragioni che hanno portato alla manifestazione, voluta da Adl Cobas e che ha seguito altre iniziative analoghe in Veneto. E non è mancato qualche «colpo di teatro». Come la wagneriana cavalcata delle Valchirie, che ha introdotto il sit in. «Molti di noi non vedono soldi da mesi – afferma un attore del Teatro Scientifico – il bonus da seicento euro a qualcuno è arrivato, ad altri no. Ci contestano, in certi casi, che abbiamo un contratto da dipendenti. Ma non è così, le nostre entrate sono legate a doppio filo alla possibilità di lavorare». Alla fine si sono presentati in una sessantina. La richiesta è semplice: sostegno al reddito. «Se non siamo messi in condizione di guadagnare, dobbiamo avere un’entrata». Certo, c’è il traguardo del 15 giugno, data in cui si potrà riprendere a fare spettacoli, pur con pubblico ridotto e regole molto stringenti. Ma, anche in questo caso, le obiezioni dei lavoratori non sono dissimili da quelle già presentate dagli esercenti. «Non tutti – il timore – potranno lavorare in queste condizioni – riaprire con mille vincoli potrebbe rilevarsi un’ulteriore zavorra».