Zed: ecco il primo teatro Covid-free per live sicuri
Valeria Arzenton: «Il Nordest dei grandi eventi riparte dal Geox di Padova» A settembre il live della Pfm. Dopo l’estate, la tecnologia per show senza paura
Nasce il «teatro Covid free» per i grandi eventi live a Nordest in sicurezza. Il progetto è di Zed Live, leader dell’intrattenimento a Nordest, che dal giorno del lockdown non ha smesso di cercare una soluzione per il futuro della musica. «A teatro dobbiamo sentirci protetti e rassicurati come nelle nostre case. Tutti abbiamo avuto paura, ma vogliamo tornare ad apprezzare concerti e spettacoli dal vivo in assoluta sicurezza». Lo promette Valeria Arzenton di Zed Live.«Siamo stati colpiti fortemente dal lockdown, non sappiamo esattamente quando si potrà ripartire. La nostra fase due inizierà il 15 giugno e prevedere restrizioni molto rigide – spiega Arzenton –. In sinergia con il Teatro Stabile del Veneto, tutti, pubblici e privati, facciamo parte dello stesso sistema culturale e dobbiamo andare nella stessa direzione». Le normative in vigore dal 15 giugno indicano un limite (comprensivo di pubblico, maestranze e artisti) di 200 persone per uno spettacolo in un luogo al chiuso come un teatro. E di 1000 per eventi all’aperto, rispettando criteri fondamentali per l’emergenza sanitaria, come la distanza sociale, i controlli, l’utilizzo di mascherine e la sanificazione continua. Un numero, quello delle 200 persone, economicamente insostenibile per un luogo simbolo come il Gran Teatro Geox di Padova, che ha una capienza di 2500 posti e che come soggetto privato, non accede a fondi pubblici. «Stiamo cercando di rendere compatibile con gli eventi dal vivo quel modello richiesto dalle autorità – dice Valeria Arzenton - Proponiamo un format di teatro “Covid free” sperando di raggiungere capienze sostenibili. Se fra qualche mese potessimo arrivare ad un 40 o 50 per cento della capienza, per noi cambierebbe tutto. Stiamo lavorando per questo». Un percorso iniziato già alla fine di febbraio. «Con una equipe di medici,
ingegneri e tecnici stiamo realizzando un protocollo, che dovrà poi essere approvato dal governo e dalla Regione Veneto, per un teatro in piena sicurezza. Ogni passaggio sarà studiato al microscopio. Oltre alla sicurezza del teatro, alla distanza sociale e a percorsi per l’accesso e il deflusso, il biglietto sarà totalmente virtuale, non ci sarà nulla di fisico, neppure nei servizi. L’ingresso alla sala sarà con orario scaglionato».
Un futuro live che vede Padova come centro della ripartenza nazionale. «Sono orgogliosa di essere padovana per il contributo indispensabile dato dalla città alla lotta a questa pandemia. Il mio sogno è far ripartire il live italiano da Padova – precisa Valeria Arzenton - . Un primo gesto concreto è il nostro lavoro con Ticketmaster per realizzare un biglietto “socialmente attivo”: un euro di ogni biglietto venduto andrà direttamente alla ricerca scientifica e sanitaria dell’Università di Padova». Le grandi produzioni e le star, italiane e internazionali, hanno rinviato tutti gli spettacoli al 2021, ma altri spettacoli sono ancora in calendario, iniziando dal 26 settembre con il concerto della Pfm al Gran Teatro Geox. L’estate, al momento, non ha appuntamenti.
«La difficoltà di programmare qualcosa per l’estate è dovuta al fatto che manca il tempo per promuoverla e venderla. Ma non è esclusa – precisa Valeria Arzenton – , sono convinta che stiamo vivendo un passaggio evolutivo importante: questo lockdown ci porterà ad essere più tecnologici, in tempi più veloci».