Il ds D’Amico: «Kumbulla vale più di 25 milioni»
Hellas, il diesse D’Amico fissa il punto del mercato e parla di Juric: «Possiamo crescere e migliorarci insieme»
“Venticinque milioni per Kumbulla? Noi pensiamo che costi di più». Tony D’Amico tiene coperte le carte al tavolo di quella che potrebbe diventare la cessione più redditizia della storia del Verona. Il direttore sportivo gialloblù traccia una linea netta: chi vuole assicurarsi il cartellino del ventenne difensore centrale non potrà chiedere sconti. D’Amico, a Sky Sport, non dice quale sia la valutazione che l’Hellas fa del giocatore, ma quei 30 milioni di euro, quotazione toccata da Kumbulla prima che il campionato si fermasse a causa del coronavirus, sono il prezzo nel cassetto. «È presto per parlare di cifre», glissa D’Amico. Per Kumbulla c’è la fila, gli interessamenti sono internazionali. In Italia ci sono Inter, Lazio e Napoli in pressing da tempo. All’estero, l’elenco delle pretendenti non smette di allungarsi. «Ha giocato un campionato strepitoso e ha dimostrato di essere un calciatore attenzionato dai top club europei», spiega D’Amico. Già, a chiedere informazioni su Kumbulla, a visionarlo dal vivo, sono stati tra gli altri Lipsia, Eintracht Francoforte, Manchester United, Everton e Tottenham. Si prepara un’asta al rialzo, anche perché, chiarisce D’Amico, «non è detto che vada via». Il Verona non ha bisogno di fare cassa per forza, Kumbulla è sotto contratto fino al 30 giugno 2022. Se arriverà l’offerta giusta, pienamente soddisfacente per la società e per il ragazzo, Max cambierà maglia, altrimenti proseguirà la propria storia con l’Hellas, iniziata da bambino: «Per noi è bello che venga dal settore giovanile», osserva D’Amico. Parla del futuro prossimo, il ds dell’Hellas, che vuol dire sì Kumbulla ma poi, in particolare, Ivan Juric. Anche lui, seguito da molti, dopo quanto fatto con il Verona, aspettando che il campionato riprenda (l’Hellas tornerà agli allenamenti di squadra in settimana). L’uomo di Spalato va o resta? «I risultati parlano per lui – commenta D’Amico – è fondamentale nel progetto, ci auguriamo di tenerlo con noi e di portare avanti quanto cominciato l’anno scorso per tanto tempo. Il nostro rapporto è stato molto sincero dal primo giorno e questa è stata la nostra forza. L’allenatore avrà tante opportunità, ma sappiamo di avere buone possibilità per crescere e migliorarci per poterci consolidare in serie A. Se ci sono i presupposti per andare avanti lo faremo». Tra allenatore e diesse c’è un rapporto franco, diretto. I due formano una coppia che si è presto rodata. Le parole di D’Amico, che di Juric è il «confessore», fanno capire che le premesse per proseguire insieme siano state gettate. Le basi poste sono investimenti mirati, programmazione, rafforzamento calibrato, non solo nella rosa dei giocatori ma nell’intera struttura. Ora, però, testa alla ripartenza, che viene considerata sempre più imminente: «Pensare a finire bene il campionato è quello che conta – chiude D’Amico – e dopo penseremo al mercato».